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Museo della Città Civico e Diocesano di Acquapendente

Museo della Città Civico e Diocesano di Acquapendente

Acquapendente ha una lunghissima tradizione legata alla ceramica, che parte dal medioevo e arriva fino ai giorni nostri. Il Museo dedica un’intera sezione alla ceramica arcaica, conservata ed esposta presso la Torre Julia de Jacopo.
In questo luogo possiamo ammirare importanti reperti tra cui boccali, vascelli, catini che si distinguono per una varietà di motivi decorativi che vanno dai più semplici motivi geometrici e vegetali agli stemmi delle casate nobiliari, alle iscrizioni e simbologie religiose. I reperti sono stati rinvenuti negli scavi dell’ex Convento di Sant’Agostino intorno alla metà del XIV secolo e coprono un arco cronologico abbastanza omogeneo che parte dalla prima metà del XIII secolo sino ai primi decenni del XV secolo.

All’interno delle sale del Palazzo Vescovile, oggi sede principale del Museo della Città Civico e Diocesano di Acquapendente, troviamo ulteriori reperti di pregio che testimoniano l’antica tradizione ceramica della Città. Dai moltissimi scavi realizzati all’interno del centro storico di Acquapendente, sono stati ritrovati i resti di moltissime fornaci del Cinquecento e una serie di “butti”, alcuni contenenti quasi esclusivamente scarti di lavorazione della fornace stessa.
Le opere esposte al Museo risalgono ai secoli XV e XVII e documentano l’uso del lustro, tecnica che consente di ottenere sfumature mutevoli di color oro e rubino. Risalgono invece alla metà del XVI secolo la iconografia delle cosiddette “belle”, quindi si arriva alla produzione in stile compendiario e a quella assimilabile al tipo Regio Parco di Torino (dalla metà XVII sec.).

I vascellari di Acquapendente che si spostano nell ́alto Lazio dimostrano l’importanza che il centro aquesiano riveste nelle produzioni ceramiche nel periodo che va dalla metà del XIV agli inizi del XVII secolo: un fattore determinante è la posizione favorevole in cui si trova la città, attraversata dalla grande arterie della via Cassia e dalla via Francigena, che mettono in comunicazione il centro con la Toscana. Per il periodo compreso tra la prima e la seconda metà del XV secolo, si registra la presenza di ceramica ingobbiata e graffita, prodotta sicuramente nelle officine di Acquapendente e di Viterbo, largamente diffusa in tutto l’alto Lazio.

Le sedi della Torre Julia De Jacopo e del Museo della Città Civico e Diocesano sono in gestione alla Cooperativa L’Ape Regina (Tel:+39 388 8568841 E-mail: eventi@laperegina.it Whatsapp: 388.8568841)