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Intervento del Presidente AiCC Massimo Isola presso la Xª Commissione della Camera dei Deputati in materia di Made in Italy

26 Marzo 2023

21 febbraio 2023

Intervento del Presidente AiCC Massimo Isola presso la Xª Commissione della Camera dei Deputati in materia di Made in Italy: Valorizzazione e sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi. 

Presidenza del presidente Alberto Luigi Gusmeroli.

comunicazione.camera.it

 

 

Signori buongiorno e grazie dell’invito.

Rappresento l’AiCC Associazione Italiana Città della Ceramica, un’Associazione che gestisce e coordina una sessantina di città italiane.

La nostra caratteristica è che ci occupiamo sostanzialmente di artigianato artistico poiché nel mondo della ceramica esiste una grande differenza: da un lato è presente la ceramica industriale che si concretizza e ha luogo in pochi distretti italiani (Sassuolo, Faenza – Imola, Civita Castellana) e dall’altro, invece, l’artigianato artistico si sviluppa diffusamente su tutta la penisola italiana soprattutto su questi sessanta piccoli centri.

Noi abbiamo un rapporto con l’istituzione parlamentare che si sviluppa sostanzialmente attorno a una legge, la L.188/90, che prevede e norma tre grandi elementi:

  • il Consiglio Nazionale Ceramico, che è composto da una ventina di componenti rappresentanti di diversi Ministeri, soprattutto il MIMIT Ministero delle Imprese e del Made in Italy che coordina e dirige questo Consiglio Nazionale Ceramico, poi Ministeri della Cultura, Turismo, Affari Esteri, Istruzione ed inoltre Regioni, Comuni e associazioni di categoria;
  • l’esistenza e le regole di attribuzione e gestione di un marchio nazionale delle “Ceramiche Artistiche Tradizionali”;
  • il riconoscimento alle città che si caratterizzano per avere una identità legata all’artigianato artistico: solo le città che ottengono questo riconoscimento dal Consiglio Nazionale Ceramico possono far parte della nostra Associazione.

La nostra Associazione non rappresenta i ceramisti; i ceramisti utilizzano strumenti quali le Associazioni di categoria. Noi ci occupiamo del sistema ceramico dove l’interazione e l’integrazione tra sistema produttivo, istituzioni museali, istituzioni scolastiche e centri di ricerca lavorano insieme. Ovviamente l’aderenza tra le nostre attività e i processi di sviluppo del sistema produttivo, sono totali.

La Legge 188/90 è stata finanziata più volte nel corso del tempo e ha dato anche la possibilità alla nostra Associazione di avere una propria capacità progettuale: è stata finanziata dall’inizio degli anni 90, poi nel biennio 2008 – 2010 con 500.000 euro, altri 500.00 euro nel 2017 – 2019 con un progetto gestito da noi e da Confindustria ed oggi abbiamo la necessità di un nuovo finanziamento; nel frattempo abbiamo avuto finanziamenti importanti di 1 milione di euro dalla Presidenza del Consiglio nel 2018, che ci ha permesso di fare e svolgere attività.

Ho pensato di porvi all’attenzione qualche dato, dati di mercato anche se è molto difficile avere un dato attendibile, serio e preciso sul mondo della produzione di artigianato artistico.

Nel corso degli anni diversi soggetti hanno provato a fotografare lo stato dell’arte, noi come AiCC nel periodo 2012 – 2016 abbiamo fatto un’analisi piuttosto dettagliata e stiamo lavorando per farne una nuova.

Riferendoci al periodo 2016 – 2018, dato poi aggiornato per dare un ordine delle cose, ma rispetto al quale non risultano trasformazioni decisive, il numero delle imprese italiane era prossima ai 2.500 con una distribuzione geografica che vedeva Campania, Emilia-Romagna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto con circa il 14 / 15 % ciascuna e il resto sostanzialmente diffuse.

Nelle nostre botteghe il numero medio di addetti è attorno alle quattro unità, ovviamente parliamo di realtà artigianali e circa 10.000 sono gli occupati.
Il volume d’affari è vicino ai 900 milioni di euro, con circa 400.000 € di fatturato medio per impresa.

Questi erano dati in crescita nel 2016 – 2018 e scontano un limite molto forte che è quello che fa riferimento alle cosiddette botteghe, le realtà artigianali, i laboratori non registrati, le cosiddette “Partite Iva creative”: esistono moltissime Partite Iva nella penisola, spesso individuali e artisti creativi, piccoli artigiani e, se si considera che sono circa il 30% in più, questi dati aumentano per l’applicazione e la considerazione di tutto il panorama strutturale produttivo italiano.

L’AiCC Associazione Italiana Città della Ceramica ha 57 città, siamo in 15 regioni e collaboriamo con i singoli ceramisti, con le associazioni di categoria, con le istituzioni nazionali, regionali e organizziamo progetti importanti, progetti diffusi, penso a Buongiorno Ceramica, un evento che si svolge nel terzo weekend di maggio e si sviluppa in tutte le nostre città, ma anche progetti legati a date e ricorrenze importanti. Abbiamo un progetto che si chiama Grand Tour che porta in giro per il mondo la ceramica italiana con una mostra dedicata al nostro Made in Italy; abbiamo due grandi eventi, mostre fieristiche in città a Faenza, Argillà che è la fiera internazionale più grande in Europa e Made in Italy, che si sviluppano il primo weekend di settembre alternati.

Abbiamo relazioni internazionali importanti, abbiamo un Gruppo Europeo AEuCC, formato da 7 Associazioni Nazionali e gestiamo con regolarità progetti europei.

Riguardo anche il rapporto con le istituzioni, tra il 2020 e il 2022 si è costituito il Gruppo Interparlamentare per la Ceramica Artistica, formato da parlamentari di Camera e Senato, un numero importante, in cui sono rappresentate tutte le forze politiche e tutte le aree geografiche. Grazie al loro intervento, un intervento molto forte, siamo riusciti tra il 2021 e il 2022 a destinare 5 milioni di euro a favore della Ceramica Artistica che, con il Consiglio Nazionale Ceramico, abbiamo cercato di distribuire nel miglior modo possibile. Non è stato facile poiché i tempi erano molto stretti e l’unico modo per finanziare le nostre imprese era quello di dare un contributo alle spese di investimento strutturale quando ovviamente invece noi avevamo chiesto, insieme alle associazioni di categoria, di lavorare molto di più anche sulla promozione, sul marketing, sull’innovazione e sulla commercializzazione. Non ci sono stati i tempi ma ci auguriamo che possano essere riprese queste azioni.

Noi abbiamo prodotto per il Ministero diversi documenti con una serie di azioni importanti da svolgere per poter dare una mano a questo fondamentale settore produttivo del Made in Italy italiano, in particolare chiediamo a voi due azioni: uno sulla L.188 ossia di utilizzare alcuni aggiornamenti organizzativi e strutturali dei quali abbiamo già parlato con il Presidente e sostanzialmente provare a finanziare con una certa costanza questa legge e, dall’altro, con l’avvento dei nuovi rappresentanti parlamentari, stiamo lavorando per ricostituire l’Intergruppo Parlamentare e ci sono molti parlamentari eletti nelle nostre 60 città disponibili a svolgere questa funzione.

Noi oggi chiediamo di poter dare una mano, siamo un’opportunità importante, 900 milioni di euro circa il fatturato di questo settore con potenzialità di crescita molto alto, un settore che parla di sviluppo economico, produttivo, di posti di lavoro, ma parla anche della nostra identità, di ciò che siamo quindi con un valore sicuramente molto profondo anche dal punto di vista turistico, civile e culturale e la nostra Associazione ha le capacità, le caratteristiche per sviluppare progetti di promozione, di valorizzazione e questo è fondamentale.

Insieme a voi possiamo e dobbiamo farlo.

La vendita, lo sviluppo dell’artigianato artistico non si costruisce solo attraverso l’innovazione dei processi di produzione, ma anche da quanto siamo in grado di posizionare il brand Made in Italy ceramico nell’immaginario collettivo, nel dibattito pubblico, quanto riusciamo a portare queste trame di Made in Italy nei luoghi chiave dei sistemi commerciali e culturali internazionali. Questo dobbiamo fare insieme e io credo ci siano ampi margini di sviluppo.

Abbiamo anche un grande questione, un grande tema che è quello dedicato alla formazione e ne stiamo parlando nel Consiglio Nazionale Ceramico. Un tempo gran parte dei ceramisti si formavano all’interno di Istituti d’arte, poi soppressi, trasformati in Licei artistici, c’è stato dunque un vuoto formativo. In questi anni ci siamo dati da fare, sono nati strumenti, penso soprattutto all’ITS e IFTS, corsi post diploma che ci stanno dando grandi soddisfazioni anche sul tema dell’Accademia di Belle Arti, ISIA con nuovi corsi dedicati alla ceramica, ma sulla formazione credo come su altri settori dell’artigianato artistico di qualità, occorrerebbe una grande riflessione pubblica che consenta di fare il secondo step dopo il superamento degli Istituti d’arte e l’avvento dei Licei artistici, proprio per poter costruire un nuovo strutturale segmento educativo e formativo legato a questo.

Nel corso di questi ultimi mesi ovviamente anche la questione legata all’energia ha avuto un impatto sul nostro settore, evidentemente diverso rispetto al contesto industriale, ma il tema energetico soprattutto sulle realtà artigianali più strutturate con cicli di produzione 24 ore su 24 ha causato seri problemi, paradossalmente nel momento di maggior sviluppo poiché la ceramica oggi sta lavorando tanto.

Il nostro settore è un settore in salute, è un settore che sta trovando nuovi importantissimi canali di sviluppo sul design, sulle arti contemporanee, il rapporto con l’industria; l’artigianato sta lavorando veramente in modo molto forte e credo non sia un problema ma sia una grande opportunità per il nostro paese. Abbiamo lo strumento, il Consiglio Nazionale Ceramico, da utilizzare per poter dare energia a questo settore.

Grazie.

Massimo Isola, Presidente AiCC e Sindaco di Faenza