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Buongiorno Ceramica a Gubbio

30 Maggio 2016

Una stagione particolarmente felice per la ceramica di Gubbio è quella rinascimentale, legata ai lustri.

Tra i figuli operanti sullo scorcio del Quattrocento un ruolo di rilievo lo ebbe Giacomo di Paoluccio, titolare di una prestigiosa bottega locale, con cui entrarono in società i fratelli Salimbene, Giovanni e Giorgio Andreoli, originari di Intra sul Lago Maggiore. In questo periodo la fama della ceramica eugubina è legata ai lustri rossi, argentei e dorati, ottenuti in terza cottura: già nel 1495 – e più esplicitamente nel 1501 – Giacomo di Paoluccio e gli Andreoli producevano ceramica lustrata, presumibilmente simile a quella derutese ma arricchita da un intenso lustro rosso rubino.

Al centro della seconda edizione di Buongiorno Ceramica (3-4-5 giugno 2016) ci sarà proprio la storia della ceramica egubina, attraverso le collezioni del Museo Civico Palazzo dei Consoli che organizza una serie di visite guidate gratuite. Di particolare rilievo sono appunto i famosi lustri della bottega di Mastro Giorgio Andreoli, prodotti a Gubbio nel corso della prima metà del Cinquecento. La collezione comprende però anche molto altro: vasellame da farmacia, opere dello storicismo ottocentesco, produzioni di altri centri italiani e stranieri ed una selezione di opere di importanti autori del Novecento, tra cui spicca la figura del ceramista eugubino Aldo Ajò.

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