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Autore: Paola Casta

Buongiorno Ceramica a Impruneta

La seconda edizione di Buongiorno Ceramica a Impruneta (Toscana) è una full immersion delle aziende degli artigiani della terracotta, alla scoperta delle antiche fornaci imprunetine.

L’arte della terracotta rappresenta per Impruneta un patrimonio di grande valore ed un elemento primario di identità culturale. In questo territorio si è affermata quella che è stata definita la civiltà del cotto, che ancora oggi, grazie alla presenza delle numerose aziende produttive locali, è viva e diffusa.

7 eventi in 7 fornaci è il titolo del progetto, che vede le aziende aperte al pubblico con visite guidate ed eventi che vedono la ceramica dialogare con le altre arti, nell’ambito di Link Creativi.

Si inizia il 3 giugno, con la Fornace Masini – che ospita il fotografo Riccardo Bagnoli e una performance teatrale del gruppo toscano Teatro tra i binari – e la Fornace Poggi Ugo, in cui Funkie Fresh Factory, un giovane gruppo fiorentino che si occupa di design, realizzerà un’installazione artistico/architettonica utilizzando i mattoni di Impruneta con richiamo al Brunelleschi che utilizzò lo stesso tipo di mattoni per la costruzione della cupola del Duomo di Firenze.

Il 4 giugno sarà la volta della Fornace Massimo Carbone, con la street artist bolognese Elisa Muliere che lavorerà direttamente su un orcio o vaso in terracotta di grandi dimensioni; la serata terminerà con la performance al piano delle Mademoiselle Sarabande. Alla Fornace Pesci Giorgio e Figli troveremo invece l’artista Libertà, che realizzerà un lavoro con una tecnica mista e l’uso di formelle in ceramica applicate come inserto sulla pittura.

Il 5 giugno si prosegue con la Fornace Artenova, in cui lo street artist Gomez dipingerà direttamente su di un muro e su un supporto di terracotta installato appositamente per l’occasione; lo street artist romano Jerico lavorerà invece su un supporto di formelle di terracotta realizzate ad hoc dalla Fornace Mital; Sergio Ricceri Terrecotte vedrà infine l’artista fiorentino Moradi il sedicente costruire una scultura lignea che sarà esposta all’esterno nel piccolo piazzale antistante la fornace.

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Buongiorno Ceramica a Nove

Nella storia della ceramica di Nove (Vicenza), un ruolo fondamentale è giocato dalla Manifattura Antonibon, che ottiene nel 1732 il privilegio dal Senato Veneziano di essere esente da tutti i dazi sul territorio della Repubblica Serenissima per venti anni e, nel 1762, porta a compimento un’impresa molto importante, quella della produzione della porcellana; successivamente, nel 1768, la manifattura riesce ad ottenere anche un impasto di terraglia perfettamente in linea con quello creato in Inghilterra.

Nel corso della seconda edizione di Buongiorno Ceramica, a Nove sarà possibile partecipare al Laboratorio di decorazione Ciotole Cuore Nove, in cui bambini e adulti potranno decorare le “Ciotole Cuore di Nove” (4 giugno): i pezzi saranno prodotti in serie limitata in 999 pezzi e certificati con l’intento di raccogliere i fondi per la “Scuola Materna Danieli” di Nove.

Inoltre, la mostra Angelo Spagnolo: le forme dell’utile propone una selezione di oggetti di design di Angelo Spagnolo, insieme a materiale progettuale e documentario di uno dei protagonisti della stagione creativa 1946-1975 (e non solo), nell’ambito della produzione ceramica vicentina.

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Buongiorno Ceramica a Bassano del Grappa

La ceramica di Bassano del Grappa (Veneto) vede il suo massimo splendore nel corso del Seicento, quando si afferma la manifattura dei Manardi, che dal 1669 ottiene dal Senato Veneziano per i successivi 40 anni, l’esclusiva per la produzione di maiolica in tutto il territorio della Repubblica Serenissima: la ceramica di questo periodo si distingue per la finezza dell’impasto, la ricchezza del decoro e la brillantezza dello smalto.

Esempi di questo periodo, come di tutta la storia della ceramica di Bassano, si trovano al Museo della Ceramica G. Roi, che rappresenta il fulcro del programma della seconda edizione di Buongiorno Ceramica: nei giorni 3-4-5 giugno 2016, infatti, l’ingresso al museo sarà gratuito e diversi sono gli eventi organizzati ad hoc. Nella Notte dei Musei della Ceramica (4 giugno), il museo sarà poi aperto fino a mezzanotte.

In museo… con thè, infine, porterà il pubblico alla scoperta dei favolosi servizi da tè e caffè conservati nel museo, con una visita guidata per adulti e un laboratorio didattico per bambini; a seguire, nel meraviglioso salone degli Specchi ai partecipanti sarà offerto il tè in tazze di ceramica realizzate dai produttori bassanesi, che potranno conservare come ricordo della giornata (4 giugno).

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Buongiorno Ceramica a Castellamonte

Castellamonte (Torino) è una città della ceramica con una tradizione molto particolare: accanto alla produzione di ceramica di uso comune, presente sin dal Medioevo, all’inizio del Settecento cominciano a essere citati i cosiddetti “terraglieri”, che si dedicavano alla produzione di mattoni refrattari e delle famose stufe Franklin, caminetto a circolazione d’aria e fuoco visibile, sulla base delle ricerche fatte da Benjamin Franklin.

Le Visioni Incandescenti di Buongiorno Ceramica saranno infatti dedicate alla stufa, con la Casa Museo Famiglia Allaira che propone una visita al vecchio forno di cottura e l’accensione delle stufe (3 giugno); sabato e domenica il museo sarà visitabile con visite guidate.

Dalla tradizione si passa alla contemporaneità, con due mostre: Sguardi.4, dedicata al tema dello sguardo, e Preziosi, esposizione sul tema del gioiello in ceramica, con un convegno di approfondimento.

E ancora, il 4 giugno, una performance di danza che ripropone le forme di oggetti in ceramica, nell’ambito di Link Creativi.

Mentre il 5 giugno sarà la volta dei maestri ceramisti all’opera: il pubblico non dovrà solo “osservare” ma sarà coinvolto nella realizzazione diretta di oggetti in ceramica, con cotture all’aperto.

Nella foto: Casa Museo Famiglia Allaira.

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Buongiorno Ceramica a Montelupo Fiorentino

Ricchissima la proposta di Montelupo Fiorentino per la seconda edizione di Buongiorno Ceramica: la cittadina toscana, alle porte di Firenze, invita il pubblico a scoprire la passione della ceramica dal 2 al 5 giugno 2016, anticipando quindi di un giorno l’inizio del programma.

Si tratta di una passione che ha radici antiche – grazie a una felice collocazione geografica – e che a partire dal 1300 conosce un clamoroso sviluppo che porterà la Montelupo Fiorentino, tra il 1490 e il 1540, a divenire uno dei luoghi più fecondi per la produzione di ceramica dell’Europa Mediterranea.

La proposta si articola quest’anno a partire da un progetto importante, Materia Prima, che è partito nel mese di marzo 2016 e che valorizza la ceramica nell’arte contemporanea attraverso l’installazione di opere site-specific di grandi artisti in città e all’interno del Palazzo Podestarile: in occasione di Buongiorno Ceramica, i bambini saranno guidati alla scoperta delle opere in un tour-laboratorio.

Una vera fabbrica di ceramica a cielo aperto sorgerà poi nel cuore del centro cittadino, in cui si potrà assistere a lavorazioni e cotture seguendo tutti i procedimenti della realizzazione di un’opera ceramica.

Le forme della terra sarà invece una mostra-mercato di ceramica contemporanea, con artigiani e ceramisti da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Nell’ambito di Link Creativi, la ceramica si contaminerà anche con la danza, nella performance R.O.P. (research of plasticity), una “ricerca della plasticità” che equivarrà al tentativo di riprodurre elementi di tridimensionalità ispirati dall’arte scultorea, partendo – come spunto creativo – dalle opere realizzate dall’artista Ugo La Pietra nell’ambito del progetto Materia Prima.

E poi ancora mostre, installazioni, dimostrazioni dal vivo e laboratori…

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Buongiorno Ceramica a Caltagirone

Sono famose in tutto il mondo le ceramiche di Caltagirone, caratterizzate da una originale e vivace decorazione policroma (manganese, giallo oro, verde ramina e blu) e da un repertorio di forme che spazia dagli oggetti d’uso a personaggi e scene popolari fino alla terracotta decorativa per l’architettura… Recentemente, anche gli stilisti Dolce & Gabbana non hanno saputo resistere al fascino dei queste maioliche e hanno proposto una collezione ispirata proprio alle ceramiche Calatine, in particolare alle caratteristiche “teste di moro”.

In occasione di Buongiorno Ceramica, sarà possibile scoprire diversi aspetti della produzione ceramica della città siciliana patrimonio UNESCO, a partire da venerdì 3 giugno, proprio con una suggestiva sfilata di moda sulla bellissima Scala di Santa Maria del Monte, con abiti ispirati alle maioliche policrome Calatine. Il 4 giugno sarà invece la volta della Notte dei Musei della Ceramica, con ben quattro musei che resteranno aperti fino a mezzanotte proponendo visite guidate, aperitivi, concerti e degustazione di menù tipici in collaborazione con i ristoratori locali. Sia venerdì che sabato, inoltre, il pubblico potrà vedere i maestri ceramisti all’opera al tornio, nella decorazione e nella cottura della ceramica, nelle piazze del centro storico e nelle vie limitrofe (Piazza Umberto e Piazza Municipio); contemporaneamente, saranno aperti anche botteghe e negozi.

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Gli eventi di Buongiorno Ceramica 2016

Sono online da qualche giorno i primi programmi di Buongiorno Ceramica 2016, mentre in alcune città si sta ancora lavorando alla definizione degli eventi… Avete già dato un’occhiata?

A partire da oggi dedicheremo un post ad ogni città, raccontandovi gli eventi principali e quelli davvero imperdibili…
Nel frattempo, potete inziare a entrare nel clima di Buongiorno Ceramica scoprendo le note comuni tra le 37 città della ceramica, in questo lungo week-end di festa dedicato alla ceramica artistica e artigianale italiana, fra tradizione e innovazione.

VISIONI INCANDESCENTI venerdì 3 giugno
Si aprono forni e fornaci, Buongiorno Ceramica 2016 inaugura in contemporanea in tutta Italia. Un vernissage simbolico ed evocativo al quale il fuoco regala spettacolarità e accende l’emozione.

LA NOTTE DEI MUSEI DELLA CERAMICA sabato 4 giugno
Apertura serale straordinaria dei musei della ceramica nelle 37 città coinvolte: visite guidate, aperitivi, concerti, eventi, laboratori didattici…

LINK CREATIVIsabato 4 giugno
La ceramica incontra le arti: musica, teatro, letteratura, danza, poesia.

CERAMICA VIRALE tutti i giorni
Buongiorno Ceramica!contamina il tessuto urbano e conquista spazi alla creatività. Opere d’artista, installazioni collettive, tracce di creatività artigianale invadono gli spazi pubblici.

MAKING SHOW tutti i giorni
Maestri all’opera: esibizioni e performance dal tornio al forno.

CERAMIC LABtutti i giorni
Attività didattiche e di laboratorio per adulti, per sperimentare con le proprie mani la ceramica.

GIOCACERAMICAtutti i giorni
Attività didattiche ed esperienziali per bambini e ragazzi, dalla manipolazione dell’argilla, al tornio, alla decorazione della ceramica.

Nella foto: Buongiorno Ceramica! 2015 a Montelupo Fiorentino.

Stili di vita europei attraverso la ceramica al MIC di Faenza

All’interno del programma Europa Creativa, il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza ha trovato lo spazio ideale per proporre, in sinergia con 15 istituzioni culturali europee, un progetto dedicato alla ceramica nella sua totalità: “Ceramics and its dimension”, la ceramica e la sua dimensione culturale, storica, creativa, tecnica, economica e sociale.

All’interno del progetto viene organizzata la mostra itinerante Stili di vita europei attraverso la ceramica. Dal barocco ai giorni nostri”, un’esplorazione della ceramica nel tempo, nei diversi contesti geografici storici e culturali, che evidenzia le grandi possibilità offerte dalla ceramica e i risultati da essa raggiunti in Europa. La mostra si prefigge obiettivi fondamentali: raccontare una storia di popoli e culture, attrarre l’attenzione di un pubblico sempre più vasto sulle tematiche della ceramica e offrire alla produzione attuale nuovi stimoli creativi.

Collaborano attivamente al progetto espositivo e sono sede di mostra: il Museo estone di Arti Applicate e Design di Tallinn in Estonia, il Museo di arti Applicate di Belgrado in Serbia, il “Potteries Museum & Art Gallery” di Stoke on Trent in Inghilterra, il Museo Nazionale della Ceramica “González Martí” a Valencia, il Museo della porcellana di Selb in Germania. Prestano opere dalla loro collezione il Museo Nazionale della Slovenia, a Lubiana, il Museo della porcellana di Riga in Lettonia e il Museo di Arti decorative di Praga nella Repubblica Ceca.
Il contesto storico artistico percorre gli stili dal barocco fino alla contemporaneità, dalle tavole nobili dei “bianchi” di Faenza, alle scoperte di nuovi materiali quali la porcellana e la terraglia, fino ai primi esempi di design per la produzione più vasta.
La mostra ha una forte componente didattica, si propone un nuovo approccio alle collezioni museali, una narrazione della ceramica “calata” nella storia della società, per questo le ceramiche saranno affiancate da pannelli con immagini evocative e racconti attraenti.

Prima di arrivare al Mic la mostra è stata al Muzej primenjene umetnosti di Belgrado (19 maggio – 28 giugno 2015), al Porzellanikon di SELB (31 luglio – 15 novembre 2015), al Museo Nacional de Cerámica y Artes Suntuarias, “González Martí” di Valencia (15 gennaio – 10 aprile 2016), e successivamente andrà al Potteries Museum & Art Gallery di Stoke on Trent (1 ottobre 2016 – 6 gennaio 2017) e infine all’Estonian Museum of Applied Art and Design di Tallin (22 gennaio – 30 aprile 2017).

Stili di vita europei attraverso la ceramica. Dal Barocco ai giorni nostri.
MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Viale Baccarini 19, Faenza
periodo: 23 aprile – 11 settembre 2016

orari: dal martedì alla domenica, 10-19. Chiuso i lunedì non festivi, 1 maggio e 15 agosto.
info: tel. 0546.697311, email info@micfaenza.org, web www.micfaenza.org

Ceramica, Albissola Marina: Pottery on board

Che la ceramica Albisolese visse un momento davvero incredibile a partire dagli anni ‘20, ormai è noto ai più, ma che la storia delle ceramiche d’uso e di ornamento, fosse così strettamente legata ai transatlantici, è meno frequente raccontarlo.

La mostra Pottery on Board vuole essere quindi un viaggio nel viaggio, attraverso il sogno di un’epoca in cui il nostro Paese rinasce, raccontato attraverso gli oggetti che lo hanno accompagnato: ed allora ecco i piatti del buon ricordo, realizzati in serie o ancora semplici stoviglie dall’uso quotidiano, ma anche fini decorazioni, di bagni e sale da ballo (Nicolette Negro, Vicesindaco e Assessore a Cultura e Ceramica di Albissola Marina).

Le opere in ceramica albisolese e savonese compaiono sui transatlantici a partire dagli anni venti del novecento, in coincidenza con l’interesse suscitato dalle Biennali e dalla Triennale delle Arti Decorative di Monza.

Contemporaneamente, nelle boutique di bordo, compaiono gli oggetti d’arte ed i buon ricordo realizzati dai maestri albisolesi e savonesi che producono ceramiche per la Navigazione Generale Italiana, per la Società Italiana Trasporti Marittimi e per il Lloyd Sabaudo (1920/1932). Souvenir, gadgets, posacenere che svolgevano funzione promozionale e che, contemporaneamente, erano oggetti dal gusto aggiornato e alla moda, oltre a possedere una provenienza artistica di riconosciuta fama.

Un connubio che continuerà anche quando le società verranno unite sotto la bandiera della Italia Flotte Riunite nel 1932 e che vedrà co mparire le opere delle produzioni di Mazzotti, della Casa dell’Arte, di Alba Docilia e di altre case ceramiche della provincia di Savona. Tra le realizzazioni più significative la piscina del supertransatlantico Rex.

Nel secondo dopoguerra la ceramica avrà un ruolo fo ndamentale non solo per l’uso nelle boutique, ma quale vera e propria componente fondam entale nell’allestimento delle sale comuni dei transatlantici.

I quattro grandi pannelli di Lucio Fontana – creati nei laboratori della Mazzotti di Albisola – per il Conte Grande (entrato in servizio nel 1949), le varie sculture di artisti italiani pongono la ceramica non solo come elemento decorativo, ma come opera preminente negli allestimenti di Gio Ponti e Zoncada sulla “Flotta del Rinascimento”.

Edoardo Alfieri realizzò diversi bozzetti ceramici ad Albisola presso lo Studio Ernan Design per il pannello de “Il Convito” che sarebbe poi stato collocato a bordo della motonave Giulio Cesare. Nella mostra, grazie alla concessione dell’Archivio Alfieri Maisano, saràesposto un bozzetto ceramico e diversi bozzetti cartacei che testimoniano le fasi di creazione del pannello stesso.

Le opere di Emanuele Luzzati, a lungo collaboratore di Zoncada, si inseriscono in questo contesto per le navi della Società Italia e della Costa Crociere, oltre che le opere realizzate per unità minori; tra questi i pannelli in ceramicaper l’Ausonia, la Stella Oceanis e per  l’ultimo transatlantico di linea italiano: la Michelangelo (1964) usciti dalle fornaci di Pozzo Garitta.

Nella mostra saranno esposti per la prima volta al pubblico frammenti e pannelli recuperati dal “cimitero delle navi” di Alang che Luzzati produsse per le navi Stella Oceanis e Stella Solaris.

La mostra stessa è patrocinata dal Museo Luzzati e prestati dalla Galleria Faultline PM – Parigi Milano.

Nella mostra troveranno posto spunti ed approfondimenti sugli aspetti architettonici e decorativi che hanno coinvolto la manifattura ceramica albisolese e savonese. Rimangono pochi e raffinati oggetti tra cui vasi, portagioie, vasi portafiore e piattini e prodotti per diversi transatlantici tra cui l’Andrea Doria, Conte Grande, Augustus e Principessa Mafalda.

POTTERY ON BOARD
Fontana, Alfieri, Luzzati e la ceramica di Albisola a bordo dei
transatlantici italiani
sede espositiva: MUDA – Centro Esposizioni, Via dell’Oratorio, Albissola Marina (SV)
periodo: 2 aprile – 1 maggio 2016
inaugurazione: 2 aprile 2016, ore 17.00
orari: domenica e lunedì chiuso; da martedì a giovedì 10.00-12.00 e 16.00-18.00; venerdì 10.00-12.00; sabato 16.00-18.00; apertura straordinaria 1 maggio, ore 15.00-18.00
info: email cultura@comune.albissolamarina.sv.it, tel 019 40029280

Ceramica, Nove: Dentro un uovo vorrei tanto che…

L’Associazione Nove Terra di Ceramica ripropone l’ormai consueto appuntamento primaverile, dedicato alla Pasqua, con la mostra dell’uovo in ceramica, giunta alla 18esima edizione: Dentro un uovo vorrei tanto che…

Uova decorate, plasmate, modellate, assemblate, inventate: ampio spazio alla creazione ceramica, con minime contaminazioni di altre materie, tramite un bando di concorso in cui singoli e gruppi sono stati invitati a proporre il proprio uovo.

L’uovo in ceramica – 18 esima edizione
Dentro un uovo vorrei tanto che…
periodo: 20 marzo – 3 aprile 2016
orari: sabato, domenica e festivi, 10.00-12.30 e 15.00-19.00. Feriali su appuntamento.
inaugurazione: 20 marzo 2016, ore 11.30
sede espositiva: Sala G. De Fabris, Piazza De Fabris, Nove (VI)
info visite e gruppi: t 324 5858662, e info@noveterradiceramica.it

Ceramica, Castellamonte: Fischietti d’autore e Omaggio a Clizia

Il Cantiere delle arti Castellamonte, congiuntamente all’Assessore alla Cultura, Nella Falletti, rende omaggio a un grande Maestro, Clizia, che ha donato la sua collezione di fischietti alla Città di Castellamonte, con una doppia mostra.
Il viaggio di questa esposizione d’arte ceramica ha inizio nel lontano 1998, quando il Prof. Gianfranco Budini concretizza la mostra Fischietto d’Autore presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Ballardini” di Faenza, mostra che viene ripresa, nel 2015, dalla Bottega Bertaccini (Faenza), che con attenta minuzia ricontatta gli artisti partecipanti e rinnova l’evento con attenzione di pubblico e critica specializzata. La mostra prosegue il viaggio a Bologna negli spazi espositivi della Galleria Terre Rare fino ad approdare a Castellamonte, città di antica tradizione ceramica, presso il Cantiere delle arti. Al nucleo fondatore si sono aggiunti artisti del Piemonte che da sempre hanno praticato questo specifico settore dell’arte ceramica.

Il fischietto (in Italia assume diverse denominazioni, dal cuco in Veneto al fiscaletto nel Meridione, ma è presente in tutta Europa) è probabilmente il primo giocattolo sonoro dell’antichità. La sua origine si perde nella notte dei tempi, lo si trova nelle civiltà più remote, in forme di animali e umane, realizzato plasmando l’argilla (come Adamo…) e successivamente cotto nel fuoco. Venivano realizzati forse per imitare la voce degli uccelli per rappresentare con il loro lieve soffio lo spirito della vita. Diventano oggetti scaramantici per allontanare gli spiriti cattivi, oppure sono usati come difesa dai contadini contro i predatori di coltivazioni, fino a diventare gioco dei bambini oppure a suggellare un pegno d’amore.
Il fischietto è dunque uno strumento magico, ricco di simboli e che affonda le proprie radici nell’antropologia culturale e nel mondo popolare.
Fino a trenta-quaranta anni fa i fischietti in terracotta si potevano trovare ancora sui banchi delle fiere e delle feste popolari, poi via via sono stati sostituiti da quelli di latta oppure di plastica. Motivo in più per non lasciar morire quella che è sicuramente una tra le più antiche espressioni dell’uomo, simbolo di festa e di gioia.

La mostra presenta alcuni ceramisti che si sono messi in gioco (in tutti i sensi) per realizzare pezzi unici di “ceramiche sonore”, ognuno con la propria tecnica e il proprio linguaggio.
Ne è uscita una mostra in cui il fischietto in ceramica viene riproposto rinnovato nei materiali, nelle forme, nei colori, ma rimane un oggetto magico, poetico, un po’ misterioso, a volte grottesco o comico, erotico, provocatorio, certamente un oggetto di festa e di buon augurio.
Espongono: Sandra Baruzzi, Gianfranco Budini, Giovanni Carbone, Rossano Cavallari, Sebastiano Ciliberto, Antonella Cimatti, Mirco Denicolò, Emidio Galassi, Luciano Laghi, Matteo Lopopolo, Guglielmo Marthyn, Manifatture Sottosasso.

Ceramiche sonore – Fischetti d’autore
Omaggio a Clizia
sedi espositive:
Omaggio a Clizia a Palazzo Botton, Piazza Vittorio Veneto, Castellamonte (TO)
Ceramiche sonore – Fischetti d’autore al Cantiere delle arti Castellamonte, Via Pasquale Educ 40, Castellamonte (TO)
periodo: 18 marzo – 9 aprile 2016
orari: venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00 (chiuso il 26 marzo 2016)
ingresso gratuito
informazioni: Ufficio Cultura Castellamonte tel. 0124 5187216; Cantiere delle arti Castellamonte tel. +39 34 03755732.

Materia Prima, la ceramica nell’arte contemporanea a Montelupo Fiorentino

Inaugura sabato 19 marzo 2016 alle ore 16:00 a Montelupo Fiorentino Materia Prima, la ceramica dell’arte contemporanea, progetto a cura di Marco Tonelli, organizzato dalla Fondazione Montelupo onlus e sostenuto del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, nell’ambito di Cantiere Toscana Contemporanea promosso dalla Regione Toscana.

Montelupo Fiorentino è uno dei maggiori centri di produzione della ceramica in Italia e sede di uno dei tre musei ad essa dedicati, insieme a Faenza e Deruta. Una città della ceramica deve avere una sua riconoscibilità non solo in senso storico e artigianale, ma anche nella ricerca e nella creazione dell’arte contemporanea, così è nata la manifestazione Materia Prima, articolata in varie sezioni, due all’interno del Palazzo Podestarile e una, Sculture in città, con opere collocate all’esterno a segnare un percorso itinerante urbano.

Nel Palazzo Podestarile, vecchia sede del museo di Montelupo, si apre una mostra di carattere storico che si focalizza sull’eredità lasciata da Leoncillo a una serie di scultori – Giuseppe Spagnulo, Luigi Mainolfi, Giacinto Cerone, Giuseppe Ducrot – che, come lui, hanno utilizzato la ceramica quale strumento per tornare a una materia originaria, informe. Nella stessa sede troviamo anche Project Room, a cura di Lorenzo Cianchi, con interventi di giovani artisti: Christian Frosi e Diego Perrone, Nero/Alessandro Neretti, Morgane Tschiember e Irene Lupi. Per Sculture in città, infine, sono stati invitati sette artisti contemporanei, Ugo La Pietra, Hidetoshi Nagasawa, Fabrizio Plessi, Gianni Asdrubali, Loris Cecchini, Bertozzi & Casoni e Lucio Perone, a lavorare a stretto contatto con gli artigiani e le maestranze locali per ideare dei progetti per opere site specific in ceramica. La città di Montelupo diventa un cantiere aperto e si potrà seguire la costruzione di questi lavori che verranno realizzati in tempi diversi. I primi saranno presentati il 19 marzo.

AREA STAMPA CON COMUNICATI E IMMAGINI SCARICABILI SU
http://www.museomontelupo.it/ufficio-stampa/

Info Mostre
19 marzo-30 giugno 2016
Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino
Via Bartolomeo Sinibaldi, 45
50056 Montelupo Fiorentino (FI)
tel 0571 51087
email materiaprima@museomontelupo.it
Orario e prezzi: dal giovedì alla domenica 10-19, martedì e mercoledì su prenotazione per attività didattica e visite guidate, lunedì chiuso
Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro

Biglietteria
Palazzo Podestarile
Museo della Ceramica di Montelupo
Piazza Vittorio Veneto 11
50056 Montelupo Fiorentino (FI)
tel 0571 51352
email info@museomontelupo.it

Info
www.museomontelupo.it
materiaprima@museomontelupo.it
info@museomontelupo.it

Immagine: l’opera di Diego Perrone nell’ambito di Sculture in Città.

Le ceramiche del mondo di Massimo Dolcini a Urbania

Inaugura sabato 19 marzo 2016 alle ore 16.00 la mostra Le ceramiche del mondo di Massimo Dolcini, ospitata nelle sale del Palazzo Ducale di Urbania.
Il progetto, a cura di Claudio Paolinelli e Chiara Cantucci, dedicata alle ceramiche raccolte in tutto il mondo dal noto grafico pesarese.

In esposizione circa 230 ceramiche d’uso. Il nucleo è solo una parte della vasta collezione (circa 600 opere) che Dolcini ha raccolto in tutto il mondo; la passione verso la terracotta, ed in particolare verso gli oggetti ceramici di uso quotidiano e che ancora si producono nelle zone del mondo, si sviluppa in Dolcini già in gioventù. Egli vedeva in questi oggetti semplici, il risultato di una sapienza collettiva: il frutto dell’ingegno di artigiani sconosciuti che nel corso dei secoli avevano migliorato le tecniche di lavorazione, perfezionato gli strumenti di lavoro e arrichito i repertori decorativi. Da ceramista riconosceva negli oggetti la tecnica di esecuzione e gli strumenti impiegati nella loro produzione, considerava le terrecotte d’uso comune la base dell’attuale design e una fonte di ispirazione ancora fondamentale. La mostra vuole dare una visione complessiva della sua passione di collezionista: la ceramica popolare.

Massimo Dolcini era nato a Pesaro il 3 luglio 1945. Ha iniziato la professione di grafico nel 1969, anno in cui si è diplomato al Corso Superiore di Arte Grafica di Urbino, dove è stato allievo di Albe Steiner e di Michele Provinciali. Due maestri che hanno saputo insegnargli il meglio delle loro esperienze e della loro visione del mondo. Dal 1969 al 1984 ha insegnato a periodi alterni nella città urbinate, Fotografia e Grafica presso l’ISIA (1969-74) e Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti (1974-84). Nel 1971 ha avviato con il Comune di Pesaro un rapporto di consulenza che ha costituito, per quel periodo, un caso unico in ambito internazionale di progettazione dell’immagine di una amministrazione locale. Sin dagli inizi il lavoro di Dolcini e dello studio Fuorischema si è infatti caratterizzato per la specializzazione nella “grafica di pubblica utilità” (la denominazione è di Albe Steiner), fornendo prestazioni ad enti locali, partiti politici, organizzazioni sociali e culturali. Nel 1981 Fuorischema, affiancato per un breve periodo da M&M, ha iniziato ad acquisire come clienti aziende private, con consulenze d’immagine di natura complessa. L’operatività di Dolcini e dei suoi collaboratori si è aperta ad un campo professionale più allargato e a nuovi strumenti, mutuati dalle agenzie di comunicazione, iniziando un percorso che ha portato, nel 1992, alla nascita di Dolcini associati srl. Dolcini e le sue strutture hanno partecipato a numerose e prestigiose mostre di grafica in Italia e nel mondo e i loro lavori nel campo della comunicazione pubblica e d’impresa sono presenti in raccolte museali, cataloghi e riviste specializzate, nazionali ed internazionali.

Le ceramiche del mondo di Massimo Dolcini
Palazzo Ducale, corso Vittorio Emanuele 23, Urbania
periodo / dal 20 marzo al 30 ottobre 2016
orari / da martedì e domenica, 10-12 e 15-18
inaugurazione / 19 marzo, ore 16, presso la Sala Volponi di Urbania (C.so Vittorio Emanuele, 15) – a seguire in Palazzo Ducale
info / tel 0722 313151

Scarica l’invito >

 

Ceramiche della Collezione Varo a Castelfranco Veneto

Una nuova sezione del Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto viene dedica alla ceramica: si espone per la prima volta al pubblico una selezione di pezzi della collezione creata dal dottor Renzo Varo tra il 1946 e il 1966, nel periodo del suo primariato medico nella città di Penne, e donata alla città dalla maestra Maria Varo, in memoria del fratello.
Si tratta di una raccolta molto importante non tanto per la consistenza (170 pezzi), quanto per la rarità e la eccezionalità di alcuni oggetti, per la varietà delle forme (vasi, versatoi, bacili, orcioli, albarelli, piastre murali, rocchetti, acquasantiere), per l’ampiezza dell’arco cronologico rappresentato (dal XVI al XX secolo), per la circoscrizione dell’ambito di provenienza (Castelli, Penne, Bussi, Torre de’ Passeri, Rapino, Deruta, Cerreto Sannita, Ariano Irpino, Napoli).

Pieghevole della mostra >

Ceramiche della Collezione Varo
a cura di / Nadir Stringa
date / 20 dicembre 2015 – 25 aprile 2016
sede espositiva / Museo Casa Giorgione, Piazza San Liberale – 31033 Castelfranco Veneto (TV)
orari / da martedì a giovedì 9.30-12.30 / da venerdì a domenica 9.30-12.30  14.30-18.30
biglietti / intero 5 euro / ridotto 3 euro
info e prenotazioni / in orario di apertura telefonare a 0423 735626  o inviare una mail a info@museocasagiorgione.itweb / www.museocasagiorgione.it

Ceramica, Albissola Marina – Arianna Carossa a Casa Museo Jorn

Inaugura sabato 5 marzo 2016, alle ore 16.00, la mostra Limoni, personale di Arianna Carossa (Genova 1973) che apre il primo anno di programmazione culturale della Casa Museo Jorn di Albissola Marina e costituisce la prima mostra temporanea di un’artista vivente ad essere ospitata stabilmente in questo spazio dalla fine dei restauri (2014).

Comunicato stampa >

Quello di Arianna Carossa (genovese residente a New York) in realtà è un ritorno; un ritorno alla terra (l’argilla, ma anche Albisola) con cui diversi anni fa aveva affrontato un’importante fase del proprio lavoro. Cambiano i nomi dei laboratori e degli artigiani (ieri la ditta Piral e il ceramista Marco Tortarolo, oggi la G. Mazzotti 1903, con lo stesso assistente di un tempo, Ennio Sirello) ma la tensione alla ricerca in situ e all’intervento site specific sono gli stessi (anzi più forti) di un tempo. In mezzo ci sono state sperimentazioni sugli oggetti e sul linguaggio, sulla loro sparizione o ri-proposizione in ambienti eterogenei. La grande tradizione del design moderno (da Lenci a Gio Ponti) ha in particolare fornito a Carossa la materia per interrogare la nostra percezione del reale, dell’opera d’arte, del suo contesto e della sua fenomenologia. Due volte l’anno (in estate e in inverno), per un paio di mesi, Arianna lascia New York e torna a Genova. Ne ha bisogno per dare ritmo ai pensieri e ossigeno ai progetti. Talvolta, come in questo caso, capita che un’idea balenata tempo prima maturi nell’incontro con un luogo adatto a ospitarla e farla crescere. Tullio Mazzotti, proprietario dell’impresa di ceramiche artigianali G. Mazzotti 1903 di Albissola Marina, ha supportato Arianna Carossa in questo progetto, mettendo a disposizione dell’artista spazi, materiali e competenze del proprio laboratorio. Arianna Carossa ha voluto calarsi nell’attuale ambiente di Albissola, per porre nuovamente a confronto la tradizione e la storia della ceramica d’arte con la propria personale esperienza. Da questo confronto nascono opere ibride e promiscue, scultoree ed effimere, concettuali e materiche, create appositamente per gli spazi della casa di Jorn e del suo studio. La vita e l’opera di Asger Jorn sono legate profondamente al nome delle Ceramiche Mazzotti, dove fra gli anni ’40 e ’50 i due fratelli (futuristi) Tullio d’Albisola e Torido Mazzotti hanno rilanciato la produzione ceramica grazie alla collaborazione con artisti internazionali.

Per le sue installazioni Arianna Carossa utilizza oggetti trovati, caratterizzati da una forte identità preesistente; spesso si tratta di opere artigianali o di design assemblate in accostamenti “sporchi”, assolutamente anticonvenzionali, che mettono in risalto il vissuto (fisico, psicologico, ambientale…) dell’oggetto, dell’opera d’arte ma anche dell’artista.

L’Associazione Amici di Casa Jorn, fondata nel 2015 per promuovere e valorizzare la Casa Museo Asger Jorn, ha organizzato questa mostra grazie alla collaborazione in atto con il Comune di Albissola Marina per la gestione dello spazio.

Limoni
mostra personale di Arianna Carossa

a cura di /Luca Bochicchio & Associazione Amici di Casa Jorn

date / 5 marzo – 29 maggio 2016
sede espositiva / CASA MUSEO JORN, Via D’Annunzio 8, Albissola Marina (SV)
orari /martedì 10-12 / giovedì 15-17 / sabato e domanica 11-13 e 14-17
visite guidate anche su prenotazione e fuori orario

 

Vietri sul Mare: un Viaggio attraverso la ceramica

Sono stati presentati il 20 febbraio 2016 i primi programmi delle stagioni 2016-2017 della manifestazione Viaggio attraverso la ceramica, il progetto di Vietri sul Mare che tornerà a essere internazionale, sia per quanto riguarda il Premio alla carriera da assegnare, sia per alcune partecipazioni alla mostra del 2016.

È infatti intento dell’Amministrazione Comunale accogliere alcune candidature già preannunciate di ceramisti francesi, spagnoli, scozzesi, gallesi, inglesi, iraniani, etc. e rimediare alla fuga “dei cervelli e delle mani” facendo ritornare a Vietri artieri dal sangue campano emigrati altrove, in Italia e all’estero, ed assegnare il giusto riconoscimento a quelli che non hanno mai lasciato la cittadina.
Qualche nome: da una parte Rita Miranda da Todi, Carlo Pastore di Elica da Bologna e Annapaola Rapacciuolo di Chou Chou Bijoux da Reggio Emilia; dall’altra Rossella Flammia e Paolo Picone di Mondo Cubo da Berlino e Ilaria de Pasquale e Marica Vazzana di Ceraselle da Siviglia. Titolari di atelier e botteghe, quindi anche esperti in questioni produttive e commerciali, fondamentali per ricercare nuovi segmenti economici e di sviluppo della ceramica vietrese nel panorama internazionale.

L’Amministrazione di Vietri sul Mare, in questo modo, conferma la strategia di trasformazione della cultura in economia, proponendo nuove tipologie di prodotti e collegando la ceramica alla moda, uno dei pochi settori del nostro Paese che tira ancora, per cui  una nuova specialità ceramica nel 2016 diverrà quella del bigiù o bijoux.
Da un lato, si mostreranno casi di successo esemplare come quello della ceramista francese Fanny Acquart Gensollen, che ha collaborato con stilisti e maison quali Thierry Mugler, Michel Klein, Jacques Esterel, Christian Lacroix, Chloé, Rochas, Revillon, ecc., dall’altro, si darà il doveroso riconoscimento e risalto alle ceramiste locali che già si sono addentrate nella creazione di gioielli ceramici come Lucia Carpentieri di Zuma Ceramiche, Teresa Salsano Liguori, Piera Mautone Aka Hyla, Stefania Ventre di Amalfijewels ecc. E naturalmente saranno selezionati altri artieri per svolgere il nuovo tema, anche in rapporto con l’iconografia vietrese e marina.

Per il 2017 è stato scelto un altro tema tipologico, più tradizionale, ma per Vietri assolutamente strategico: la riggiola. Se infatti i bigiù prevedibilmente saranno nuovi artefatti prediletti dalla cultura del progetto femminile e giovanile, da studi d’arte e design e boutique e così via, le riggiole, testi con i quali si sono composti più capitoli della storia della ceramica mediterranea, esalteranno i molti artieri esperti e le importanti manifatture  e, di conseguenza, potranno comportare rilevanti volumi economici e di sviluppo occupazionale.
Essendo tema più complesso, per il suo svolgimento sarà concesso più tempo, per cui la presentazione degli elaborati è prevista per l’anno prossimo. Sarà anche assicurata l’assistenza progettuale, fatto innovativo a livello nazionale, di grandi grafici, a partire da Mauro Bubbico, che presenzierà alla conferenza stampa.

La direzione artistica delle due stagioni 2016 e 2017 del Viaggio attraverso la ceramica è stata affidata al Seminario Superiore di Arti Applicate/MIAAO di Torino, guidato da Enzo Biffi Gentili, già presente a Vietri sul Mare nel 1999, quando con la premiazione di Manuel Cargaleiro il Viaggio iniziò ad affrontare un percorso anche internazionale.

Immagine: da Salerno Notizie, http://www.salernonotizie.it/2016/02/16/vietri-sul-mare-si-presenta-la-kermesse-il-viaggio-attraverso-la-ceramica/

Ceramica, Laveno Mombello: Cosmologia domestica al MIDeC

Il MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno Mombello, presenta una mostra sulla ceramica contemporanea in continuità con l’idea di ricerca e innovazione che ha animato la manifattura e che dalla metà dell’Ottocento ha reso Laveno uno dei centri di eccellenza della produzione industriale di ceramica.
Cosmologia domestica a cura di Fabio Carnaghi è un progetto che si ispira, nel presentare artisti contemporanei che utilizzano la ceramica come mezzo espressivo nella propria ricerca, alle collezioni storiche dei servizi da tavola del museo.
Le opere degli artisti hanno come elemento unificante, nel riproporre oggi tipologie d’uso domestico, l’innovazione della tradizione ceramica.
In particolare gli artisti individuano un percorso culturale e geografico, in quanto scelgono di rivisitare le eccellenze della ceramica in funzione della loro provenienza da centri di produzioni storici. Da Faenza provengono Chiara Lecca, con le sue composizioni ispirate al riuso di forme tradizionali da cucina, e Devis Venturelli, che presenta una videoinstallazione con vasi da collezioni digitali. La ceramica di Nove è rappresentata dalla tecnica di Francesco Ardini e Paolo Polloniato, mentre Eva Hide attualizza l’affascinante maestria della maiolica di Laterza. Infine, Lorenza Boisi propone un omaggio poetico alla tradizione lavenese.
Cosmologia domestica è un evento promosso da MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico in collaborazione con ARK Cultural Property and Contemporary e con il patrocinio del Comune di Laveno Mombello.

Cosmologia domestica
a cura di Fabio Carnaghi
opere di Francesco Ardini, Lorenza Boisi, Eva Hide, Chiara Lecca, Paolo Polloniato, Devis Venturelli
21 febbraio – 3 aprile 2016 MIDeC, Palazzo Perabò
Via lungolago Perabò, 5 Cerro di Laveno Mombello (Varese)

inaugurazione domenica 21 febbraio 2016, ore 15

orari di apertura
martedì 10 – 12,30
mercoledì – domenica 10-12,30/14,30 – 17,30
lunedì chiuso

info
segreteria@midec.org
t 0332 625551
www.midec.org
www.arkmilano.com

Scarica il flyer >

Immagine: opera di Paolo Polloniato.

Ceramica, Faenza: undicesima edizione di Artegatto Artefatto

Da mercoledì 17 febbraio al 6 marzo 2016, alla Galleria Comunale d’Arte di Faenza, si terrà l’Undicesima edizione di Artegatto Artefatto, una esposizione d’arte di opere “graffianti” ispirate alla figura magica del gatto, a cura di Ceramiche Mirta Morigi e Bottega Bertaccini.
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Ente Ceramica e del Comune di Faenza.

In questi 11 anni, Artegatto Artefatto ha stimolato la creazione di manufatti riguardanti un tema caro a tanti artisti in tutti i secoli e ha presentato i lavori di tante e tanti (artisti, artigiani, hobbysti, studenti, bambini, etc.) esponendo in ogni edizione elaborati di una notevole carica creativa.

Come per la passata edizione, coronata da uno straordinario successo di presenze, il progetto si avvale della collaborazione del curatore e critico d’arte Vittorio Amedeo Sacco.
In mostra i lavori di 31artisti provenienti da altre regioni d’Italia; a questi si aggiungeranno i 60 artisti “indigeni” che hanno dato la propria adesione, da Faenza e da tutta la Romagna.

I partecipanti presenteranno opere realizzate nella forma e nella tecnica preferite, in ceramica soprattutto, ma anche pittura, scultura, grafica, fotografia, etc.

Artegatto Artefatto
Galleria Comunale d’Arte, Voltone della Molinella 2, Faenza (RA)
dal 17 febbraio al 6 marzo 2016
orari: tutti i giorni, ore 10-12,30 / 16-19,30
inaugurazione: mercoledì 17 febbraio 2016 alle ore 17,00

Scarica l’invito >>

Terra e genti di Carnevale: ceramica tra Castellamonte e Ivrea

La famosa terra rossa di Castellamonte dà corpo alla tradizione del Carnevale: i personaggi, gli oggetti simbolici, i colori e gli animali che animano il corteo storico sono i soggetti delle opere al centro di una mostra organizzata dall’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.

La mostra, già allestita in Sala Santa Marta a Ivrea dal 24 gennaio, il 5 febbraio 2016 si trasferirà nella sede di Confindustria Canavese dove resterà sino al 19 febbraio.

La mostra, che rientra nelle iniziative promosse in occasione dello Storico Carnevale di Ivrea 2016, è organizzata dall’Associazione Artisti della Ceramica di Castellamonte: un gruppo di artisti riuniti per promuovere e diffondere l’arte ceramica e coinvolgere i giovani che intendono coltivare interessi artistici e imparare tecniche di base della lavorazione ceramica. Gli scopi dell’Associazione sono la salvaguardia, la promozione e la diffusione dell’arte ceramica. Creare nuovi rapporti tra gli artisti sotto il profilo tecnologico, artistico e culturale. Favorire attività finalizzate all’arricchimento culturale ed alla preservazione dei valori storici ed ambientali con particolare riguardo per le iniziative promosse da Enti Locali, Enti pubblici e privati.

Terra e genti di Carnevale
Confindustria Canavese
Corso Nigra 2
10015 Ivrea TO
date / dal 5 al 19 febbraio
orario / dal lunedì al venerdì, ore 8.30-12.30 e 14-18
Ingresso libero

Info Pagina Facebook >>

La ceramica a Napoli dallo Storicismo al Novecento

Sarà presentato a Salerno il 5 febbraio 2016, alle ore 17.00, il libro che traccia la storia della ceramica prodotta a Napoli dal sorgere dell’Eclettismo fino alla metà del Novecento: a cura di Giorgio Napolitano, con alcuni contributi di giovani studiosi (Stefano Gei, Antonella Delli Paoli e Maria Grazia Gargiulo), il volume sarà presentato dalla Dott. Matilde Romito.

Territori del tutto inesplorati e misconosciuti della storia dell’arte italiana sono indagati a fondo restituendo alla città una trama organica di manifatture, artisti, esperti artigiani ed operosità. Si intrecciano ad essa i determinanti culturali ed artistici sorretti da un vasto e del tutto inedito corredo iconografico, di immagini a colori e documenti d’epoca, che per la prima volta delineano il percorso delle manifatture napoletane. Il pubblico di studiosi, conoscitori ed appassionati collezionisti, vedrà ricostruito lo spazio della ceramica napoletana del 1870, anno dell’Esposizione Marittima fino ai fermenti di ripresa degli anni Cinquanta del Novecento.

Questo libro giunge a coronamento di una lunga complessa ricerca documentaria ed iconografica e si propone oggi come uno strumento di studio e consultazione, con precisi riferimenti cronologici e delineamento delle personalità attive delle fabbriche napoletane. Lo studio inoltre evidenzia una ricchezza di sapienza artigianale unita a creatività artistica, che coinvolge fattività, tradizione e ricerca di rinnovate modalità tecniche indicando un valore diverso e di più ampia e profonda dimensione rispetto a quelle finora note.

Scarica l’invito >

La Ceramica a Napoli dallo Storicismo al Novecento
A cura di Giorgio Napolitano
Edizioni Fioranna, Napoli

Presentazione
5 febbraio 2016, ore 17
Provincia di Salerno
Palazzo D’Avossa – Salone da Ballo
Via delle Botteghelle 11, Salerno

Ceramica, caffè e cappuccino a Castellamonte

Sarà inaugurata sabato 30 gennaio 2016, alle ore 16.00, la mostra Espresso and Cappuccino Cups, un progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini, presso il “Cantiere delle arti” di Castellamonte (Torino).

Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino.
Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese.
Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall’Italia, mentre è molto chiaro che il “caffè espresso” – ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901) – è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il “cappuccino” – diffusosi negli Anni Trenta – fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana.
Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità.
Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla “macchina” con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione.
La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l’obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale.
Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA.
Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate.
Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi.

Il giorno dell’inaugurazione, il convegno Cultura del Progetto e rituale quotidiano vedrà svilipparsi un dibattito attorno a questi temi con interventi di Nella Falletti (Assessore alla cultura di Castellamonte), Ugo Nespolo (artista), La Castellamonte (Azienda del settore), Rolando Giovannini (Professore Accademia di Belle Arti di Verona), Sandra Baruzzi (Docente di Design Ceramica Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” Castellamonte – Torino).

Espresso and Cappuccino Cups
Dal 30 gennaio al 25 febbraio 2016
Orario: venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00
Sede di mostra: Cantiere delle arti – Via Pasquale Educ, 40 – Castellamonte (TO) Italia
Organizzazione: Cantiere delle arti, con Assessorato alla Cultura Citta di Castellamonte
Ingresso gratuito

info e prenotazioni visite
tel +39 3403755732
email sambaru@libero.it

Convegno
Cultura del progetto e rituale quotidiano
30 gennaio 2016, ore 16.00
presso Centro Congressi Piero Martinetti, Via P. Educ – angolo Piazza della Repubblica, Castellamonte (Torino)
info: ufficio cultura, t +39 01245187216

Evento su Facebook >

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Dalla terra al cielo, una mostra a Gualdo Tadino

Il Polo Museale di Gualdo Tadino (Perugia) presenta l’importante progetto espositivo Dalla terra al cielo, dal figurativo all’informale, a cura di Catia Monacelli e Francesca Sacchi Tommasi, che si terrà dal 17 gennaio al 28 marzo 2016 nei bellissimi spazi della Chiesa Monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino.

Domenica 17 gennaio 2016 è stata inaugurata la mostra, alla presenza di Giulio Rapetti, in arte Mogol, il più grande paroliere italiano, autore dei più bei testi di Lucio Battisti. Ad accompagnare per mano il prestigioso evento, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, dalla cui collezione privata arrivano ben due meravigliose opere.

Dove sta andando l’arte contemporanea? Di quali linguaggi e prospettive si nutre? Qual è il suo pubblico? Esistono oggi correnti, scuole di pensiero e movimenti ancora in grado di scavare solchi e tracciare vie da seguire?

Il progetto vanta la presenza di cinquanta artisti dell’arte contemporanea tra pittori, scultori, fotografi e maestri dell’arte ceramica: Agostino Arrivabene, Alba Gonzales, Alexander Kanevsky, Alfonso Borghi, Antonio Sannino, Armodio, Bozena Krol Legowska, Bruno D’arcevia, Caterina Calabresi, Claudio Sacchi, Cosimo Epicoco, Dario Fo, Dario Tironi, Duccio Trombadori, Eliana Petrizzi, Ennio Calabria, Enrica Capone, Francesco Cinelli, Francky Criquet, Giacinto Bosco, Giorgio Gost, Giuseppe Menozzi, Grazia Cucco, Ida Budetta, Liliana Anastasi, Luciana Bertorelli, Luciano Paganelli, Luigi Serafini, Luigi Stefano Cannelli, Marcello Scarselli, Mariantonietta Sulcanese, Marino Ficola, Marta Czok, Massimo Panfili, Massimo Turlinelli, Miranda Gibilisco, Nacha Piattini, Nunziante, Oscar Piattella, Paolo Ballerani, Paolo Ciabattini, Patrizia Canola, Piergiuseppe Pesce, Roberto Ferri, Rosella Aristei, Stefano Solimani, Ugo Levita, Ugo Riva, Vincenzo Martini, Ylli Plaka.

Dalla terra al cielo, dal figurativo all’informale
Chiesa Monumentale di San Francesco, Piazza Martiri della Libertà, Gualdo Tadino (PG)
17 gennaio/28 marzo 2016
dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

info
t 0759142445
m 3477541791
e
info@roccaflea.com
web www.facebook.com/polo.musealegualdotadino

Nella foto: l’opera di Luciana Bertorelli.

Ceramica fra artigianato, arte e design: un convegno a Savona

La Fondazione Giuseppe Mazzotti 1903, con il patrocinio della Camera di Commercio di Savona, in collaborazione con Rete Made in Albisola, Comitato di Rigore Artistico, Arte DOC organizza un convegno/tavola rotonda per il rilancio della ceramica di Albisola, analizzando i possibili sviluppi produttivi fra artigianato-arte-design per la fondazione di un nuovo stile.

Il convegno è in programma sabato 16 gennaio 2016, dalle ore 10 alle ore 12, presso la Sala Magnano della Camera di Commercio di Savona (Via Quarda Superiore 16, Savona).

Ceramica – Fondazione di un nuovo stile
Il futuro della produzione ceramica fra artigianato, arte & design

ore 10,00_Saluto del Presidente della CCIAA di Savona – Dr. Luciano Pasquale

ore 10,15_La Rete Made in Albisola – Tullio Mazzotti

ore 10,30_La Libera Repubblica delle Arti: Albisola – Gianni Celano Giannici

ore 10,45_Fondazione di un nuovo stile – Rolando Giovannini

ore 11,00_Il mercato attuale – Riccardo Zelatore

ore 11,15_Dibattito

Moderatore Mino Puppo

Obiettivi
Ricercare e dare indicazioni sui segmenti di mercato possibili e futuri. La ceramica artigianale e il suo tessuto produttivo stanno affrontando una modificazione strutturale con una riduzione delle manifatture e un incremento dei laboratori. Inoltre il mercato si sta trasformando e aprendo a nuovi confini. Che ruolo debba avere l’artigianato ceramico è il tema del convegno. Cosa debba produrre, quali strategie commerciali mettere in atto sono gli argomenti che i relatori affronteranno. L’obiettivo è di dare indicazioni circa le strategie aziendali, commerciali e sui prodotti che oggi e domani il mercato potrà richiedere.

Contenuti e attività
I vari relatori affronteranno i tre temi dominanti della produzione ceramica di Albisola: l’artigianato con i suoi prodotti tradizionali e innovativi, con le strategie aziendali adatte a far fronte alle richieste del mercato; l’arte con un analisi fra le grandi stagioni del passato e le attuali opportunità, i collegamenti fra mercato dell’arte e laboratori; il design con l’affacciarsi di una nuova nicchia di mercato ovvero il design autoprodotto, i rapporti fra laboratori e piccoli studi di design; il mercato con le sue richieste.
Inoltre si affronterà il tema di possibili nuovi stili, anche in relazione alle situazioni delle produzioni europee e mondiali.

Risultati attesi
I risultati attesi sono da individuarsi in nuove strategie commerciali, sinergie fra aziende, nuovi stimoli per la Rete d’Impresa Made in Albisola e più in generale per tutto il tessuto produttivo capace di ascoltare e rinnovarsi.

Conferma di partecipazione a > ceramica@madeinalbisola.it

Info > http://newsletter.gmazzotti1903.it/nl.php?idinfo=506

 

 

L’oro bianco del Regno di Napoli

Il Laboratorio di porcellane di Capodimonte Carusio, con il patrocinio della III Municipalità del Comune di Napoli, dell’ Ass. Nazionale Carabinieri Napoli Ovest, della Pro Loco Capodimonte e dell’ Associazione “L’Obiettivo”, propone quattro giorni di apertura al pubblico in occasione delle festività di Sant’ Antonio Abate (patrono dei ceramisti) e del tricentenario della nascita di Re Carlo di Borbone, ideatore, protettore e finanziatore della prima manifattura delle porcellane napoletane.

L’iniziativa ha lo scopo di divulgare la storia della porcellana di Capodimonte, dalla Real Fabbrica di Capodimonte fino ai nostri giorni, e di mostrare dal vivo le tradizionali fasi di lavorazione ancora oggi in uso. Sarà trattato con particolare attenzione l’uso dei colori “a fuoco”.
Durante la manifestazione i maestri ceramisti effettueranno anche laboratori di manipolazione e foggiatura a mano di un piccolo manufatto.

16 gennaio e 23 gennaio
dalle ore 15 alle 16.30
introduzione storico-artistica e dimostrazioni gratuite
dalle 16,30 alle 17,30
laboratorio (a pagamento) di manipolazione e foggiatura a mano di un piccolo manufatto in porcellana di Capodimonte

17 gennaio
dalle 10,30 alle 12,30
dimostrazioni gratuite e laboratori a pagamento su prenotazione

20 gennaio
ore 10,30/ 12,30
introduzione storico-artistica e dimostrazioni gratuite

Info e prenotazioni
Laboratorio Porcellane Carusio, Via Ponti Rossi n° 61 – Napoli
gcarusio@libero.it
tel 081/ 7441076
www.porcellanecarusio.blogspot.it

Festa del Fuoco a Vietri sul Mare

Sarà una  vera e propria veglia, quella che si prospetta sabato 16 gennaio a partire dalle ore 16.00 a Vietri sul Mare (Salerno), nel parco fluviale sottostante piazza Matteotti.

Alla Festa del Fuoco 2016 si alterneranno metodologie di cottura e tradizioni che faranno da gustosa attesa alla festa vera e propria. La serata allietata da musica live e artisti di strada vedrà susseguirsi una serie di tipi di cottura ceramica, da quella primitiva al cravon fire passando per la cottura firing. Il tutto senza perdere di vista la festa di Sant’Antonio Abate che si celebrerà  il giorno successivo, patrono degli animali, del fuoco e dei ceramisti.

ore 16.00
Workshop di introduzione alla ceramica Raku

ore 17.30
Benedizione del fuoco

dalle ore 18.00
Performance degli artisti
Spettacolo di giocolieri e mangiafuoco
Sculture di fuoco
Cravon fire
Raku
Cottura primitiva a legna
Musica live
Degustazioni eno-gastronomiche

Evento su Facebook >

Nella foto: un’immagine della Festa del Fuoco 2015 a Vietri sul Mare.

Torna a Faenza la Festa di Sant’Antonio dei ceramisti

Il Comune di Faenza – Assessorato alla Cultura e alla Ceramica, insieme a Fondazione Museo Internazionale della Ceramica, Ente Ceramica Faenza e Associazione ex Allievi Istituto Ballardini Faenza, organizza anche quest’anno la tradizionale Festa di Sant’Antonio, patrono dei ceramisti e protettore di quanti lavorano a contatto con il fuoco.
Domenica 17 gennaio 2016 sarà una giornata di festa dedicata alla ceramica, a cui sono invitati i ceramisti, le loro famiglie, i collaboratori e tutti gli amici, appassionati e sostenitori della ceramica.

La giornata si svolgerà al MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, a partire dalle 10.30.

 

Ore 10.30
Sala Conferenze MIC – ingresso Via Campidori
Presentazione della nuova Guida del Museo Internazionale delle Ceramiche
a cura di Claudia Casali e Valentina Mazzotti

Ore 11.30
Sala Conferenze MIC – ingresso Via Campidori
Intervento di Massimo Isola, Vicesindaco Assessore alla Cultura e Presidente di Ente Ceramica Faenza

Ore 12.30
Ristorante Zingarò – Via Campidori 11
Pranzo insieme
Menù romagnolo € 20.00

Ore 16.30
MIC
Visita guidata al Premio Faenza

Ore 17.00
MIC
Concerto di Federica Lotta, Flauto
Musiche di Berio,Pasquotti, Fedele, Togni, Sciarrino, Ambrosini, Donatoni

Per adesioni al pranzo
Carla Benedetti t. 329 2107538
Ristorante Zingarò t. 0546 21560

Nella foto: Dulcissima Gens Manfreda, installazione permenente dei ceramisti faentini alla Biblioteca Manfrediana di Faenza, a cura di Viola Emaldi.

Natività, nuovi percorsi a Bassano del Grappa

Sabato 5 dicembre 2015 è stata inaugurata a Bassano del Grappa, nellaChiesetta dell’Angelo, la mostra Natività. Nuovi percorsi, una nuova proposta espositiva che va ad inserirsi nella tradizionale rassegna di presepi proponendo i lavori di nove ceramisti, fino al 19 gennaio 2016. È il secondo ed ultimo atto del percorso espositivo che nel 2104 aveva proposto Natività. Dalle mani dei maestri, una panoramica di quella ceramica artistica che negli anni Cinquanta prendeva avvio dall’insegnamento di Andrea Parini alla Scuola d’Arte di Nove.

Il tema della Natività, tema solo apparentemente facile, appare a prima vista improntato ai caratteri della tradizione ed ai principi della devozione, senza alternative, forse anche sulla base di suggestioni provenienti dal filone di quella produzione, xilografica e calcografica, dei Remondini già proposta in Chiesetta nel 2011.

Così sembra ancora rivelare una lastra di Federico Bonaldi (Bassano, 1933 – 2012) figura che, nell’anno di una emozionante retrospettiva a lui dedicata, suggerisce un diverso un filo conduttore, popolare e colto al tempo stesso, emozionale e ironico. La variopinta schiera dei suoi Cuchi di pertinenza presepiale, usciti dalla sua vastissima e incredibile produzione e scelti fra le serie conservate al Museo dei Cuchi di Cesuna, rivela sapientissimo artigianato ma anche spazi di sagge aperture premonitrici ed affettuosi sorrisi. Per chi volesse cercare ulteriori conferme sarà sufficiente affrontare l’infinita schiera dei suoi fischietti ispirati alla tradizione popolare veneta, ancora proposti a Nove, al Museo della Ceramica, e cercarne un riscontro nella grafica esposta a Palazzo Sturm fino al prossimo gennaio.

In Chiesetta dell’Angelo il percorso espositivo prende avvio dalle figurine bonaldiane per snodarsi su nuovi percorsi. Sebbene attente all’insegnamento dei maestri le opere degli attuali eminenti ceramisti novesi esprimono nuove personalità artistiche e nuovi linguaggi espressivi, meno legati alla figuratività tradizionale e più intesi ad una sintesi formale e introspettiva dell’evento natalizio, superando spesso l’obbligatorietà del tema in soluzioni allusive o simboliche ed accogliendo interpretazioni al femminile.

Sull’onda di affettuosi ricordi con Antonio Bernardi e Giuseppe Lucietti, oppure in complesse ed allusive allegorie con Nicoletta Paccagnella e Francesco Rigon, su pressanti allusioni alla contemporaneità con Vania Sartori ed Enrico Stropparo, con grande eleganza stilistica con Angelo Spagnolo, nella estrema sintesi formale con Vittore Tasca fino alla raffinata simbologia con il più giovane Pol – Paolo Polloniato, l’interpretazione della Notte santa trova altra espressività.

L’operazione espositiva, organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa e curata da Flavia Casagranda, è stata resa possibile con i prestiti concessi da tanti collezionisti privati e dalla collaborazione del Museo dei Cuchi di Cesuna.

NATIVITÀ. NUOVI PERCORSI
Bernardi, Lucietti, Paccagnella, Polloniato, Rigon, Sartori, Spagnolo, Stropparo, Tasca
in Chiesetta dell’Angelo, Bassano del Grappa
5 dicembre 2015 – 19 gennaio 2016
venerdì e domenica, 15:00-19:00
sabato, 10:00-13:00 e 15:00-19:00
apertura straordinaria 7 e 8 dicembre, 6 e 19 gennaio, 15:00-19:00
chiuso a Natale e Capodann
INGRESSO LIBERO

Durante la settimana, di mattina, la visita sarà possibile per gruppi e scolaresche previa prenotazione telefonica allo 0424/519904.

XXXVI Mostra del Presepe a Grottaglie

Torna a Grottaglie la Mostra del Presepe, giunta alla 36esima edizione!
Dal 6 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 va in scena la  rassegna espositiva sulla Natività, che comprende quest’anno anche una sezione speciale dedicata a “La Via dell’Angelo”.

Natale si avvicina e Grottaglie, come da tradizione consolidata negli anni, è pronta ad accogliere il consueto ed apprezzato appuntamento del periodo natalizio. Torna anche quest’anno la Mostra del Presepe in ceramica, giunta ormai alla sua 36esima edizione. La rassegna espositiva, quale interpretazione del presepe tra tradizione ed innovazione, vede la partecipazione di artisti ceramisti provenienti da tutta Italia. L’attesa Mostra è stata inaugurata domenica 6 dicembre, presso le sale superiori del Castello Episcopio.

La Mostra del Presepe, organizzata dal Comune di Grottaglie, è rivolta, in particolare, alla valorizzazione delle testimonianze storiche dell’arte presepiale. Nata nel 1980 come testimonianza dell’antica tradizione locale, ha attratto numerosi maestri di levatura nazionale ed internazionale, le cui opere sono oggi conservate presso la sezione dei presepi del Museo della Ceramica della città.

“Si rinnova il tradizionale appuntamento della Mostra del Presepe, diventato un tratto distintivo della peculiarità artistica e culturale della nostra città – sottolinea Ciro Alabrese, sindaco di Grottaglie – Ormai, quando si parla di Grottaglie, in Italia e non solo, vengono subito in mente l’Arte Ceramica e i Presepi; ed è per tale motivo che l’Amministrazione Comunale intende onorare nel miglior modo possibile questo importante appuntamento in grado di richiamare visitatori e cultori dell’arte presepiale da ogni parte”.

Nel corso delle ultime edizioni la Mostra si è caratterizzata per la rappresentazione artistica della Natività, attenta, allo stesso tempo, ai valori cristiani e mistici dell’Evento.

L’assessore alla cultura di Grottaglie, professoressa Maria Pia Ettorre: “I presepi in mostra nella trentaseiesima edizione della rassegna espositiva grottagliese offrono ai visitatori un luogo privilegiato di osservazione della evoluzione interpretativa, attraverso la creazione ceramica, del potente messaggio cristiano in una società inquieta e lacerata. La Natività modellata e rappresentata in modi e forme suggestive, invita a cercare e ritrovare la serenità smarrita”.

Sono 76 gli artisti partecipanti alla XXXVI rassegna del presepe provenienti dalla Puglia, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto.

La 36esima Mostra del Presepe di Grottaglie è visitabile fino al 6 gennaio 2016 tutti i giorni ad ingresso libero, con i seguenti orari: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 21.00.

Nell’ambito della rassegna sarà allestita, nella sala degli stemmi del Castello Episcopio, una sezione speciale dedicata al tema mistico-iconografico “La Via dell’Angelo”, quale arricchimento iconografico e concettuale del tema presepistico.

La mostra coordinata dal professore Enrico Meo si dispiega, attraverso il linguaggio della pittura e della scultura, in un complesso percorso artistico che aggrega codici espressivi decisi e nutriti nella sfera immaginaria, ispirato alla figura dell’angelo nella postmodernità.

XXXVI Mostra del Presepe
Luogo:
Castello Episcopio, Largo Immacolata, Grottaglie (TA)
Inaugurazione: 6 dicembre 2015, ore 18.30
Orari: dal 7 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 tutti i giorni 10.00 – 13.00 / 17.00 – 21.00
Biglietto: ingresso libero
Per informazioni: Ufficio IAT numero verde 800 545 333; tel. 099 5623866 – sportelloturistico@comune.grottaglie.ta.itwww.grottaglieturismo.it

Tutto è pronto per il MUMA, Museo della Maiolica di Laterza!

Non più solo Londra, Limoges, Berlino, San Pietroburgo o Vienna: la maiolica laertina finalmente torna lì dove è stata concepita e creata. Con l’anteprima della mostra La ceramica di Laterza nella collezione Tondolo apre i battenti martedì 1 dicembre alle ore 18:00 il MUMA, il Museo della Maiolica di Laterza che trova spazio nelle eleganti sale di Palazzo Marchesale.

“Si è trattato di un percorso complesso – spiega il primo cittadino Gianfranco Lopane – che ci ha visti impegnati sin dall’insediamento di questa amministrazione per ridare dignità alla nostra storia e per recuperare un patrimonio storico e culturale che caratterizza la nostra identità”.

Palazzo Marchesale, che sino ad oggi è stato laboratorio dal grande fermento soprattutto per i tanti giovani della cittadina in provincia di Taranto, quell’antica dimora nobiliare – recuperata attraverso un progetto modulare di riqualificazione realizzato con Fondi Regionali pari a circa 800mila Euro (PO FESR 2007/2013 Asse IV – Linea 4.2.1.) – assume così la forma e la dimensione di un vero e proprio contenitore culturale e artistico che offrirà lo spazio all’antica arte figulina finora esposta in noti musei nazionali ed esteri.

Interprete del ritrovato amore della comunità laertina per la sua ceramica, l’amministrazione comunale, che si è impegnata ad intercettare gli strumenti finanziari utili per restituire alla città la sua identità artistica. “Il MUMA, Museo della Maiolica di Laterza, prosegue il sindaco Lopane – è anzitutto il luogo che abbiamo inteso donare alla nostra comunità affinché possa coltivare la memoria dell’arte maiolica passata, quella che ha reso grande il nome di Laterza nel mondo. Una memoria che vogliamo sia viva e vitale”.

Saranno oltre 150 le ceramiche esposte in anteprima e appartenenti alla prestigiosa collezione privata di Riccardo Tondolo, l’imprenditore barese che, cogliendo la volontà istituzionale di riportare al centro della vita culturale di Laterza la tradizione della lavorazione della ceramica, non ha esitato a prestare a lungo termine la sua collezione.

www.mumalaterza.it

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ANTÒ – Antonia Campi e Antonella Ravagli a Deruta

Fino al 29 novembre 2015, l’associazione freemocco di Deruta presenta un libro e una mostra dedicati ad Antonia Campi e Antonella Ravagli, ANTÒ (2011-2015), a cura di Anty Pansera.

L’acronimo Antò si deve ad Antonia (Neto per gli amici) Campi e sigilla l’incontro, il confronto e il lavoro tra la storica e “compassata” artista/designer classe 1921 [è stata insignita del Compasso d’Oro alla carriera proprio nel 2011] con Antonella Ravagli, ceramista faentina (classe 1963). E le iniziali dei loro due nomi sanciscono un’articolata serie di progetti/realizzazioni “a quattro mani” che caratterizzano il loro percorso ormai da un quinquennio.

E proprio per sancire e documentare questa fruttuosa collaborazione, l’associazione freemocco, editore in Deruta, ha deciso di dedicare un libro alle due ceramiste, e di organizzare una prima mostra a loro dedicata nella città umbra, alla fremocco’s house di Attilio Quintili, inaugurata il 21 novembre scorso, pochi giorni prima dei festeggiamenti di quella Santa Caterina d’Alessandria protettrice dei ceramisti di Deruta.

Nel libro il testo critico di Anty Pansera, nonché le testimonianze su questa esperienza di Antonia Campi e di Antonella Ravagli, sono illustrati da disegni, maquettes, still life e da un articolato, curioso, apparato di immagini scattato durante i lavori di Antò soprattutto al Mulino dell’Isola di Faenza. A completare la documentazione, le biografie delle due ceramiste (con immagini icona del loro lavoro) e di Antò. Il volume, di circa 80 pagine, 21×30, in carta patinata opaca, rientra nella collana che l’associazione freemocco sta dedicando all’arte del fuoco.

In mostra sono esposti i lavori più “piccoli” di Antò: ovvero i “medaglioni”, i “libri”, i “quadri tappeto”, le “scatole”, i “fiori”, i “centro tavola” , le “sculture da viaggio”. Alcuni di questi pezzi sono, ad oggi, realizzati in piccole serie o ancora a livello di prototipo, ma tutti sono stati pensati per essere riprodotti.

Il volume è prenotabile inviando richiesta a info@freemocco.com

ANTÒ – ANTONIA CAMPI e ANTONELLA RAVAGLI – 2011/2015
a cura di Anty Pansera
21-29 novembre 2015 – Apertura della mostra su appuntamento ph. 3491339086
freemocco a.p.s.
Via Vincioli 18
06053 DERUTA PG Italy
www.freemocco.cominfo@freemocco.com – ph. 349 1339086

Nasce l’Associazione Tedesca Città della Ceramica!

Sabato 21 novembre 2015 è nata ufficialmente l’Associazione Tedesca Città della Ceramica (o German Association, ovvero AgCC): la quinta in Europa, che va ad aggiungersi alle associazioni “sorelle” in Itaia, Francia, Spagna e Romania!

Nella città di Mettlach, nei pressi del confine con Francia e Lussemburgo, presso il Castello di Saareck, sede di una delle più importanti aziende di porcellana mondiale, la “Villeroy & Boch”, i rappresentanti di otto città tedesche (Brachttal, Duingen, Hoehr-Grenzhausen, Kellinghusen, Landshut, Mettlach, Römhild e Siershahn) hanno fondato l’associazione, eleggendo Presidente all’unanimità il Sindaco di Hoehr-Grenzhausen Michael Thiesen, il quale a Faenza, durante il convegno internazionale tenutosi ad Argillà 2014, si era pubblicamente impegnato per portare a termine l’operazione, mantenendo con teutonica puntualità la promessa.

Le città tedesche socie di AgCC dovrebbero diventare 15 entro pochi mesi, avendo dichiarato il proprio interesse ulteriori città di grande importanza, come Velten, Rheinberg, Diessen, Selb e Meissen, la città europea dove all’inizio del XVIII secolo iniziò la prima produzione di porcellana europea, dopo che il “segreto industriale” della composizione a base di caolino sfuggì ai cinesi che fino allora l’avevano gelosamente protetto.

“L’evento ci riempie di orgoglio e gioia”, ha dichiarato il Presidente di AiCC, il Senatore Stefano Collina, “in quanto dimostra quanto stimata ed apprezzata sia stata la strategia e la linea di condotta che abbiamo sempre tenuto anche in un paese come la Germania, di eccezionale tradizione ceramica e di indubbia forza economica e organizzativa“.

A tenere a battesimo l’AgCC è stato Giuseppe Olmeti, direttore di AiCC e del Gruppo Europeo AEuCC. “Si tratta di un consolidamento importante in prospettiva per l’AEuCC“, dichiara Olmeti, “che comunque non ha intenzione di fermarsi: sono infatti in procinto di avviarsi associazioni analoghe in Polonia e Repubblica Ceca, mentre molto interessate sono numerose città in Slovenia, Ungheria e Portogallo. AEuCC è una rete che oggi raccoglie 120 città e potrebbe entro l’anno prossimo superare le 150”.

Stefano Collina riconfermato Presidente di AiCC

Nel corso dell’assemblea dei soci di AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica, svoltasi a Roma il 12 novembre 2015 presso l’Istituto Luigi Sturzo, il Senatore faentino Stefano Collina è stato riconfermato, all’unanimità, nella carica di Presidente, ruolo che ricopre dal 2001.

“Quando ho accettato per la prima volta la nomina a Presidente di AiCC- commenta il Sen. Collina -non pensavo che il movimento delle città italiane e poi europee della ceramica avrebbe raggiunto un livello di così grande intensità e valore. La mia disponibilità per il futuro è piena, e ringrazio naturalmente tutti i consiglieri delle città socie di AiCC per questa dimostrazione di stima e di fiducia”.
“La mia idea – dichiara Collina – è quella di continuare a dare massimo spazio alle esigenze e alla partecipazione delle città socie, perchè la base di AiCC sono i territori e tutti gli attori (ceramisti, operatori, amministratori, etc.) che qui sono attivi quotidianamente: è grazie a questo impegno comune che siamo arrivati lontano e che nei prossimi anni continueremo a lavorare insieme, con le città italiane e con le nostre associazioni gemelle in Europa, per entrare in maggiore contatto con le istituzioni e ottenere risultati decisivi per la tutela e la promozione della ceramica. Siamo in un passaggio chiave”, conclude Collina, “e dobbiamo dare un concreto svolgimento alle aperture che si stanno presentando, realizzare progetti, reperire risorse e dare nuovo respiro al sistema nazionale ed europeo della ceramica”.

La proposta della riconferma del Sen. Collina è stata avanzata da Massimo Isola, Assessore alla Ceramica di Faenza, che ha sottolineato come ci siano due livelli di lavoro all’interno dell’associazione: da una parte, l’impegno degli amministratori locali per garantire il radicamento nei territori e l’operatività, la dinamicità dell’azione, il “fare” quotidiano per la promozione di un concreto senso di appartenenza alla grande causa della ceramica nazionale ed europea; dall’altro, un Presidente in grado di creare e mantenere le importanti connessioni con le istituzioni nazionali ed europee di cui i territori hanno bisogno, per riuscire a entrare in una nuova fase e fare un salto di qualità. “Per questo-, commenta Isola – la riconferma del Senatore Stefano Collina come Presidente AiCC è fondamentale, nel proseguire e dare continuità a questo lavoro intenso di relazioni con il Ministero dello Sviluppo Economico in Italia e con le istituzioni dell’Unione Europea, dall’altro, anche tramite il Gruppo Europeo Città della Ceramica

Argillà Italia 2016: aperte le iscrizioni!

Argillà Italia 2016 : è aperto il bando di partecipazione per la quinta edizione della mostra-mercato della ceramica!

Argillà Italia è organizzata dal Comune di Faenza e dal MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e si terrà a Faenza nei giorni 2, 3 e 4 settembre 2016.

Sul sito web e qui sotto potete scaricare la lettera di invito a presentare domanda e la scheda da compilare, assieme a tutte le istruzioni ed informazioni necessarie, in Italiano, Inglese, Francese e Tedesco.

La scadenza entro cui dovrà pervenire la domanda è il 29 dicembre 2015.

Lo staff è a vostra disposizione per ogni informazione e chiarimento! (email info@argilla-italia.it)

Italiano
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ArgillàItalia2016-scheda-e-ammissione-automatica-ITA

English
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Français
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Deutsch
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ArgillàItalia2016-scheda-e-ammissione-automatica-DEU

Ceramica e residenze d’artista in Puglia con Made in Loco

Grande sucesso in Puglia per la terza edizione del progetto Made in Loco, in cui le città di Grottaglie e Laterza hanno accolto le artiste Mara van Wees (Olanda) e Jasmine Pignatelli (Italia) in un periodo di residenza d’artista, in collaborazione con i Licei Artistici di queste due città di antica tradizione ceramica, con l’obiettivo di esplorare il tema della ceramica pugliese fra tradizione e innovazione.

Nel periodo di residenza a Laterza, l’artista Jasmine Pignatelli, ha incontrato gli artigiani delle botteghe ed ha realizzato workshop e seminari con gli studenti del Liceo “G.B. Vico”; Mara can Wees, in residenza a Grottaglie, ha avuto modo di conoscere le botteghe di questa città e ha lavorato con i ragazzi del Liceo “V. Calò”.

A conclusione del progetto, due mostre nel mese di ottobre 2015 hanno rappresentato l’occasione per esporre i lavori in ceramica realizzati in residenza, che sono entrati a far parte delle collezioni permamenti del Museo della Ceramica di Grottaglie e del nascente Museo della Ceramica di Laterza, insieme a a video, istallazioni ed immagini che illustrano il progetto nelle fasi di realizzazione, il progetto.

Mara van Wees
Made in Loco: la ceramica pugliese fra tradizione e innovazione
Grottaglie, 17-23 ottobre 2015
Scarica il comunicato stampa >

Jasmine Pignatelli
Made in Loco: la ceramica pugliese fra tradizione e innovazione
Laterza, 27-30 ottobre 2015
Scarica il comunicato stampa >

Nella foto: l’artista Jasmine Pignatelli e la docente Adina L’Assainato con i ragazzi del Liceo “G.B. Vico” di Laterza.

Musei e Maiolica, un convegno a Montelupo

La Fondazione Museo di Montelupo organizza il convegno Musei e Maiolica. Le ceramiche di Montelupo nei Musei di tutto il Mondo per indagare le motivazioni e fare il punto sull’ampia disseminazione delle ceramiche di Montelupo in oltre 50 musei italiani e internazionali; l’appuntamento è per venerdì 23 ottobre 2015, dalle ore 9:30, presso la nuova sede operativa del Gruppo Archeologico di Montelupo Fiorentino (Firenze), con un panel di esperti e studiosi nazionali e internazionali.

Manufatti in ceramica realizzati a Montelupo Fiorentino sono presenti al Bargello, agli Uffizi, alla Cripta Balbi a Roma; aspetto ancora più sorprendente è che ceramiche montelupine sono esposte in musei e collezioni di Australia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Polona, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudafica, Svezia, Svizzera…
Fra i musei stranieri, le ceramiche di Montelupo si trovano alla National Gallery of Victoria di Malbourne, al Louvre di Parigi, al Kunstgewerbemuseum di Berlino, al British Museum, al Victoria and Albert Museum di Londra e al New York Metropolitan Museum of Art.

Scarica il PROGRAMMA >

Info > www.museomontelupo.it/index.php/it/archivi/19-le-ceramiche-di-montelupo-esposte-nei-maggiori-musei-del-mondo

Indicazione geografica e artigianato, un passo in avanti!

Il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza il rapporto d’iniziativa, presentato dalla parlamentare francese Virginie Rozière, per l’estensione della denominazione di indicazione geografica anche ai prodotti non alimentari, lo scorso 6 ottobre 2015.

Dalla ceramica di antica tradizione al marmo di Carrara, dai cristalli di Boemia al tartan scozzese: per tutti questi prodotti al momento non esiste una protezione riconosciuta a livello comunitario, ma solo alcune ineguali tutele a livello nazionale.

D’altra parte, il sistema di protezione delle IG in agricoltura ha consentito la promozione di quelle produzioni più strettamente collegate ai territori, certificandone provenienza e qualità e facilitando la promozione anche turistica dei luoghi di produzione, divenendo occasione di crescita di quella cultura del turismo che oggi é in grado di diventare formidabile attrattore di visitatori e viaggiatori.

AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica è da tempo attiva su questo argomento, negli ultimi anni insieme ad AEuCC (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Città della Ceramica) e ai partner europei, anche attraverso la collaborazione con OriGIn, organizzazione non governativa con sede a Ginevra che dal 2003 opera come network globale di Indicazioni Geografiche (IG) appartenenti a vari settori. Da questa collaborazione è nato il convegno a Vietri sul Mare dello scorso 19 settembre, organizzato da CNA e Confartigianato, dal titolo “La ceramica e le sue origini, le indicazioni geografiche ai prodotti non agricoli”, che ha approfondito il tema insieme ad alcuni rappresentanti delle istituzioni europee, a cui hanno partecipato anche il Presidente di AiCC, Senatore Stefano Collina, e il Parlamentare Europeo Nicola Danti, relayore sul tema.

Inoltre AiCC ha partecipato, attraverso il Segretario Generale Giuseppe Olmeti, alla conferenza al Parlamento Europeo dello scorso 1 ottobre, presieduta dagli onorevoli Virginie Rozière e Nicola Danti, dal titolo “Indicazioni geografiche: valorizzare e proteggere il know-how dell’Unione Europea”, a cui ha fatto seguito il voto del 6 ottobre. AiCC era presente anche in una mostra al Parlamento Europeo, che illustrava per immagini il tema delle indicazioni geografiche non agricole, con diverse fotografie che rappresentavano il mondo della ceramica artistica e artigianale italiana, provenienti dalle diverse città italiane della ceramica.

“AiCC si sta impegnando molto su quest’argomento”, dichiara il Senatore Stefano Collina, Presidente di AiCC, “partecipando attivamente alla fase di studio e discussione per l’applicazione delle Indicazione Geografiche anche ai prodotti non agro-alimentari, per combattere quindi la minaccia della contraffazione e della bassa qualità. Quello che auspichiamo ora è una rapida e completa attivazione di questo percorso da parte della Commissione Europea, soggetto che potrà decidere di varare o meno l’istanza presentata dal Parlamento Europeo; accanto a questo, come AiCC stiamo attivamente operando per la ridefinizione e l’aggiornamento della legge 188/90, che tutela e promuove la ceramica artistica ed artigianale tradizionale, legge che peraltro rappresenta l’unico caso in Europa di normativa nazionale a tutela dell’artigianato ceramico”.

Fish Art 2015, ceramica e solidarietà

Vi ricordate di FISH ART 2015?
Si tratta del progetto-evento di Albissola Marina per la prima edizione di Buongiorno Ceramica!, ideato da Mauro Granone e organizzato dall’Amministrazione comunale (che si è fatta carico dei costi), e dal Circolo degli Artisti insieme all’AVIS, all’ASCOM, alla rete di Imprese Ceramiche di Albisola coordinata da Tullio Mazzotti e Italia Nostra.

FISH ART 2015 ha visto l’arrivo in Albissola Marina di circa 150 artisti sia locali che stranieri, che provenienti da altre regioni, quali la Lombardia,il Piemonte, la Toscana e l’Emilia-Romagna, che hanno partecipato alla più ampia estemporanea di decorazione ceramica mai fatta nel nostro territorio; nel pomeriggio della domenica 31 maggio 2015 si sono ritrovati nei “caruggi” di Albissola insieme ai 48 bambini coinvolti da Italia Nostra e coordinati da Alessio Còtena e dai suoi amici/collaboratori e hanno “prodotto” 150 piatti di diametro di 30 cm con tema “il pesce”.

In due fine settimana del mese di luglio, le opere sono state esposte giorno e notte, in Pozzo Garitta alla maniera delle antiche “mostre all’aperto” dei tempi storici.
L’offerta agli albisolesi e ai turisti ha fruttato 3.300,00 euro che sono stati incamerati dalla Caritas di Albissola per le famiglie bisognose.

Nella foto: il momento della consegna della “busta” al sig. Giorgio Calabria in rappresentanza di don Adolfo Macchioli, (impossibilitato a partecipare per grave lutto familiare), responsabile della Caritas sul territorio, da parte dell’Assessore alla Cultura Nicoletta Negro e Mauro Granone, tra gli ideatori dell’iniziativa.

Il Museo di Montelupo ospita una personale dell’artista Beppe Domenici

Inaugura venerdì 9 ottobre 2015, al Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, la mostra Terra, fuoco e la passione, dedicata a Beppe Domenici, uno dei più eclettici artisti toscani del secondo dopoguerra.

La mostra sarà aperta fino al 10 gennaio 2016.

Giuseppe Domenici, Beppe per gli amici, nasce a Viareggio nel 1924, frequenta l’Accademia delle belle Arti a Firenze e successivamente la facoltà di Architettura.
Inizia così una lunga carriera artistica che si cimenta con diversi linguaggi e diverse forme espressive: dal design alla pittura, dalla realizzazione di scenografie alla produzione di opere in ceramica.
Come scenografo sono da ricordare le collaborazioni con il Circo Orfei e il Circo Togni, ma anche la realizzazione di un gigantesco mostro animato per la Filmar, usato in “Goliath contro i giganti” e “Maciste contro i mostri”.

L’esposizione allestita a Montelupo Fiorentino focalizza l’attenzione sulla produzione ceramica dell’artista; in mostra 35 opere che ripercorrono l’evoluzione stilistica di Domenici e il rapporto con questa materia.

Una attenta selezione permette di cogliere l’innovativa cifra stilistica con la quale l’artista ha dato vita a originali pezzi di design che bene esplicitano la sua capacità creativa che nell’utilizzo di un materiale nobile ma difficile, come la ceramica, trovò una felice sintesi tra originalità ed oggetto d’uso, tra fantasia e rigore progettuale.
Un approccio, quello dell’artista viareggino, iniziato ponendo attenzione alle funzioni d’uso dell’oggetto per poi arrivare a realizzare elementi di arredo o oggetti in ceramica che si andavo a integrare in un contesto già esistente.

La sua avventura nel mondo della ceramica inizia nel 1952, prima a Vallarius e poi ad Albissola, dove lavora da Bartolomeo Tortarolo detto Bianco d’Albisola, che nella sua fornace detta “Pozzo Garitta” ospita i maggiori artisti dell’epoca. Beppe li conosce tutti nei mesi che passa lì a lavorare e con alcuni stringe un rapporto di amicizia. Tra questi Aligi Sassu, Agenore Fabbri, Lele Luzzati, Lucio Fontana.
Alla fine degli anni Cinquanta, Domenici alterna periodi di lavoro ad Albisola con frequenti viaggi a Montelupo Fiorentino, un altro centro celebre della produzione ceramica italiana sin dal medioevo. Anche a Montelupo sviluppa una rete di contatti e relazioni con artisti e maestri ceramisti come Aldo Londi e Eugenio Taccini che dureranno nel tempo.
All’inizio degli anni Sessanta torna nel suo paese d’origine dove fonda le “Ceramiche Viareggio”, manifattura attiva fino al 1970.
In questo periodo inizia anche a realizzare una delle sue opere più note la fontana “Delle quattro stagioni”, collocata nel lungo mare di Viareggio, davanti all’hotel Raoyal e divenuta monumento di importanza nazionale nel 2012.
I fornitori di colori di Domenici erano molti, ma il più importante fu Colorobbia; qui l’artista si approvvigionava anche per le mescole d’argilla. Dai documenti d’archivio risultano ordini per tutti i tipi di colori, con particolare insistenza per tutta la gamma dei blu e degli azzurri. Il frequente utilizzo delle tonalità del mare e del cielo è un tratto distintivo della sua produzione ceramica; aspetto che emerge chiaramente dall’allestimento proposto a Montelupo.
Numerose commissioni sono arrivate a Domenici anche dall’estero.
Nel 1964 i grandi magazzini Macy’s di New York gli ordinarono la realizzazione di un bassorilievo in ceramica; oppure cura l’arredo del night club “Hipocampo” di Caracas e ancora la Regione Toscana incarica Beppe di rappresentare l’Italia all’Art Italian Festival di Melbourne.

La mostra, curata da Claudio Giorgetti, è promossa da Fondazione Museo Montelupo Onlus e Comune di Montelupo Fiorentino.
Con il patrocinio di: Comune di Viareggio e Fondazione Carnevale di Viareggio

Terra, fuoco e la passione
9 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016
Inaugurazione venerdì 9 ottobre alle ore 18.00
Museo della ceramica di Montelupo Fiorentino
piazza Vittorio Veneto, 11

Info
e info@museomontelupo.it
t 0039 0571 51352
www.museomontelupo.it
www.facebook.com/ceramicamontelupo

Orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00.
Disponibile catalogo della mostra.

A Officine Saffi Milano la mostra dedicata al 58° Premio Faenza

Inaugurata il 1 ottobre 2015 a Milano la mostra Artist in Residence, con le opere realizzate nel laboratorio di Officine Saffi dai vincitori della 58° edizione del Premio Faenza: Ljubica Jocic Knezevic, Nero/Alessandro Neretti e Päivi Rintaniemi.

Il Premio Faenza è il maggiore riconoscimento internazionale per chi lavora nella ceramica d’arte: istituito formalmente nel 1932, è un punto di riferimento su scala globale, cresciuto negli ultimi anni grazie al lavoro del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Un lavoro che si è recentemente amplificato nella collaborazione con Officine Saffi, l’unico spazio che a Milano tratta in modo esclusivo proprio la ceramica d’arte. Un rapporto che conduce, dal 1 al 30 ottobre 2015, alla mostra Artist in Residence: ad essere esposto è il frutto del periodo di residenza che i tre vincitori della 58esima edizione del premio (nel 2014) hanno passato nei laboratori milanesi.

In mostra i lavori di Päivi Rintaniemi (Finlandia, 1956), vincitrice nella sezione Over 40; di Nero, al secolo Alessandro Neretti (Italia, 1980), a cui è andato il riconoscimento nella sezione Under 40; e di Ljubica Jocić Knežević (Serbia, 1973), insignita del Premio CERSAIE, riservato a progetti che trattano in modo originale e innovativo l’elemento base della piastrella.

Nelle settimane di lavoro negli spazi di Officine Saffi i tre artisti hanno elaborato progetti inediti, partendo dal segno che contraddistingue i rispettivi percorsi creativi e che ha trovato riconoscimento da parte della giuria del Premio Faenza.

Rintaniemi si muove nel solco di una sintesi poetica tra forme arcaiche e design minimalista: i suoi contenitori, quasi ampolle di natura uterina, spezzano la propria sinuosa e armonica presenza nello spazio con increspature dinamiche di grande forza espressiva.

Nero / Alessandro Neretti conduce un coerente percorso nel campo di quella che lui stesso definisce arte post-reale, affrontando un articolato processo che lo porta ad analizzare e visualizzare attraverso l’arte fenomeni socio-economici di portata locale e globale.

Jocić Knežević rivolge invece la propria attenzione al controllo della forma e dei materiali, lavorando nel campo di un’astrazione che sembra alludere a elementi biodinamici, evoluti in soluzioni di raffinata eleganza.

Artist in Residence
Päivi Rintaniemi | Nero /Alessandro Neretti | Ljubica Jocić Knežević

Milano, Officine Saffi (Via A. Saffi, 7)
1 ottobre – 30 ottobre 2015

Orari: dal lunedì al venerdì 10,00 -18,30. Sabato 11,00 – 18,00. Domenica su appuntamento.
Ingresso libero

Info
t 02 36 68 56 96
e info@officinesaffi.com
www.officinesaffi.com

Comunicato stampa e immagini > www.clponline.it

Nella foto: Päivi Rintaniemi al lavoro nei laboratori di Officine Saffi Milano.

Donne di terra – Donne di fuoco a Bruxelles

Inaugura martedì 29 settembre 2015, alle ore 18.30, presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, la mostra collettiva dell’Associazione Pandora Artiste – Ceramiste dal titolo Pandora. Donne di terra – donne di fuoco. Viaggio tra forme e colori, a cura di Anna Rita Fasano.
Presenta l’evento l’on. Fulvio Martusciello.

La mostra, allestita nello Space Balcony Area – 3G del Parlamento Europeo a Bruxelles, sarà visitabile dal 29 settembre al 2 ottobre 2015.

L’antica arte della ceramica è il terreno di studio, ricerca e sperimentazione a più voci del gruppo “Pandora”. Un’associazione di artiste – ceramiste campane che dal 2012 concepisce l’atto creativo come un’impresa collettiva e tutta al femminile, presieduta da Anna Rita Fasano, vera art director di questa iniziativa.

Dalla prima mostra d’esordio dal titolo Pandora ritrovata: il mito riconquistato (settembre 2012) a oggi, la formula è sempre quella di creare un lavoro unico e collaborativo, “inter-relazionale”, affiancato a quello singolo di ognuna delle partecipanti, dove passato e futuro, tradizione e sperimentazione si fondono nella materia così terrosa e allo stesso tempo poetica che è la ceramica.

Nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, vengono presentati sia i lavori di ognuna delle “associate” insieme ad un unico grande pezzo, realizzato collettivamente. Titolo della scultura in ceramica a più mani è “Mater Terrae – Magna Spes”. La fonte d’ispirazione sono le “Matres Matutae” del Museo Provinciale Campano di Capua e l’arcaica “Olla globulare” con la raffigurazione della Dea Madre proveniente dalla collezione Zurolo di Castellammare.

Terra/ Fuoco e Forme/Colori sono i quattro elementi che sintetizzano la poetica del gruppo in questo progetto espositivo per Bruxelles.
«La Terra – spiegano – è la materia feconda che le donne sapientemente hanno sempre plasmato rivelandone la potenza creativa. Il Fuoco appartiene alla nostra terra vulcanica, la Campania, con tutte le contraddizioni e malesseri. Il fuoco poi, è anche quello della magia del forno che fa risplendere la luce e il calore del pezzo ceramico quando fuoriesce. I nostri pezzi ceramici narrano con sentimento di una terra dalle intense vibrazioni cromatiche, simbolo di creatività e di un’energia tutta femminile di cui l’Europa ha tanto bisogno».

L’opera collaborativa che sarà esposta è stata creata dalle 42 associate, mentre le artiste partecipanti che esporranno sono 33, tra cui due svedesi ed una polacca.
Le artiste partecipanti sono: Adriana Sgobba, Amalia Ferrigno, Anna Linguiti, Annalisa Ferrante, Annie Rinauro, Antonella Adinolfi, Antonella Mercedes Leone, Antonietta Acciani, Amalia Ferrigno, Elia Tamigi, Elisabetta Surico, Elisabeth Olszewska, Emilia Balestrieri, Francesca Rega, Francesca Romana Sansoni, Fulvia Barbuto, Ilaria Di Giacomo, Gabriella Lamberti, Genoeffa Di Maio, Karolina Szelg, Lucia Bisotti, Maria Cortellessa, Maria La Mura, Maria Milito, Maria Rachele Branca, Miriam Gipponi, Paola Taglè, Rosa Autilio, Rosa Tipaldi, Rosa Salsano, Tonia Molinari, Sabrina Bottone, Sonia Valestra, Stefania Saturnino.

Biografia dell’associazione
L’Associazione nasce come gruppo “Pandora Artiste – Ceramiste Campane” nel settembre 2012 con l’inaugurazione della mostra “Pandora Ritrovata: il mito riconquistato” al Museo delle Arti Applicate a Villa de Ruggiero a Nocera Superiore (Salerno).
L’associazione promuove e sostiene la creazione di una rete, in ambito professionale e culturale, tra “artiste-ceramiste”, finalizzata allo scambio di esperienze e alla valorizzazione delle singole competenze. In particolare si propone di favorire e divulgare la cultura e la conoscenza delle realtà ed attività artistiche e artigianali ceramiche presenti nella provincia di Salerno, aprendosi a collaborazioni anche con altre artiste-ceramista del territorio nazionale e internazionale.
Inoltre è promotrice del “Progetto Ceramica Donna”.

Info
asspandoraceramiste@live.it
t +39 347 6285746
t +39 388 7759718

Terrae: la ceramica nell’Informale e nella ricerca contemporanea, una mostra a Città di Castello

A Città di Castello (Umbria), per il ciclo Pinacoteca Contemporanea, è aperta fino al 1 novembre 2015 la mostra Terrae, che approfondisce la conoscenza del mezzo ceramico nella sua accezione più ampia e nelle sue diverse declinazioni artistiche, celebrando allo stesso tempo il centenario della nascita di Alberto Burri e di Leoncillo Leonardi, entrambi protagonisti della stagione Informale.

Le motivazioni alla base della scelta del tema sono essenzialmente due. In primis, una ragione connessa al territorio: l’Umbria è infatti da sempre legata alla produzione ceramica tradizionale e moderna, con centri produttivi storici, aderenti ad AiCC, come Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto, ai quali si sono affiancati nel secolo scorso Umbertide, Perugia e Città di Castello. Queste ultime si sono distinte per una linea produttiva innovativa, aggiornata secondo i moderni canoni stilistici, che hanno segnato gran parte della produzione ceramica del secolo passato.

Si tratta dunque di un’importante occasione per riflettere sull’arte del periodo e del suo successivo evolversi. La mostra è suddivisa in due sezioni specifiche. La prima prende in esame l’aspetto più propriamente storico-critico della produzione artistica del dopoguerra italiano, raccogliendo e presentando, attraverso un allestimento sincronico che segue tre principali tendenze (Figura/Oggetto e Materia – Segno), le opere in ceramica di alcuni dei protagonisti di quella memorabile stagione. I termini cronologici prefissati coincidono con il ventennio compreso tra la fine degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta, periodo in cui si snoda l’evoluzione dei modi Informali fino al suo superamento idealmente considerato con il 1968 anno della morte di Leoncillo e Fontana. In questa sezione saranno presenti circa 40 lavori di artisti del calibro di Lucio Fontana, Leoncillo Leonardi, Fausto Melotti,  Agenore Fabbri, Emilio Scanavino, Enrico Baj, Sandro Cherchi, Franco Garelli, Franco Meneguzzo, Amilcare Rambelli, Nedda Guidi, Nanni Valentini, Giuseppe Spagnulo, Pino Castagna, Nino Caruso, Giancarlo Sciannella, Pompeo Pianezzola, Alessio Tasca e Carlo Zauli.

La seconda sezione è dedicata invece alla ricerca contemporanea e offre una sintetica ma significativa panoramica dell’odierno contesto italiano, allargata ad alcune presenze europee. Attraverso le loro opere, gli artisti selezionati hanno voluto simbolicamente omaggiare Alberto Burri e Leoncillo Leonardi, in occasione del centenario della loro nascita. In questi lavori sarà possibile cogliere quello che probabilmente ha rappresentato l’aspetto principale dell’arte dei due grandi maestri, ovvero la sete di ricerca e la sperimentazione tecnica e materica. Parteciperanno all’esposizione Claudi Casanovas, Rafa Perèz e Terry Davies, affiancati dagli italiani Annalisa Guerri, Sara Dario, Marta Palmieri, Simone Negri, Simona Baldelli, Attilio Quintili e Arcangelo.

La mostra è a cura di Lorenzo Fiorucci ed è stata elaborata grazie ad un apposito comitato scientifico composto, oltre dal curatore, da Enrico Crispolti, Flaminio Gualdoni, Antonella Pesola e Stefania Petrillo.

L’ente organizzatore della mostra è Il Poliedro società cooperativa sociale  con Antonello Pescari, coordinatore per la sezione contemporanea ed Isabella Consigli responsabile per la gestione logistica ed amministrativa dell’evento. L’allestimento è a cura del gruppo LCG di Giada Colacicchi, Chiara Macinai e Lisa Stampfer.

La sede espositiva comprende l’ala contemporanea e l’Ex Scuderie di Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca Comunale di Città di Castello.

La manifestazione è inserita nel progetto Pinacoteca Contemporanea promosso dal Comune di Città di Castello. La mostra è patrocinata dalla Regione dell’Umbria, dalla Provincia di Perugia, dalla rivista “La ceramica in Italia e nel mondo”, dall’associazione “Arte della Ceramica”, oltre che del prezioso contributo dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio di Città di Castello.

Dove: Pinacoteca Comunale, Città di Castello.
Orari: martedì-domenica, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 14,30 alle 18,30; chiuso il lunedì.
Info: t 075 8554202 – 075 8520656, e cultura@ilpoliedro.org
Terrae su Facebook >>

59° Premio Faenza: la ceramica si innova

130 opere in ceramica provenienti da tutto il mondo sono in mostra al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, dal 27 giugno 2015 al 24 gennaio 2016: sono le opere selezionate alla 59esima edizione del Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea, tra i più importanti e longevi del mondo.

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Il Premio Faenza, istituito nel 1938, è da allora sismografo delle declinazioni contemporanee della scultura ceramica, ma anche del design. Negli anni ha visto la partecipazione di artisti come Lucio Fontana, Angelo Biancini, Guido Gambone, Leoncillo Leonardi, Pietro Melandri, Carlo Zauli ‐ e stranieri – come Eduard Chapallaz, Sueharu Fukami ‐ che hanno fatto, non solo la storia della ceramica del XX secolo, ma anche quella della scultura e della pittura del Novecento.

“Constato con piacere e devo dire con orgoglio che la partecipazione a questa edizione del Premio Faenza è stata elevatissima, oltre 1300 opere ‐ commenta il Presidente Pier Antonio Rivola‐ una grande dimostrazione di fiducia verso il concorso d’arte ceramica più longevo in ambito internazionale”.

Quest’anno hanno partecipato artisti di grande spessore che affrontano il materiale ceramico secondo un approccio artistico che si avvicina sempre più a una sensibilità prettamente di ricerca. L’innovazione, la commistione dei materiali, l’attenzione ai temi, alle estetiche e ai temi contemporanei sono stati i criteri che hanno guidato la giuria (composta da Claudia Casali, Direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Monika Gass, Direttore del Keramikmuseum, Westerwald, Höhr‐Grenzhausen, Germania; Grant Gibson, Direttore del Crafts Council Magazine, Gran Bretagna, e Daniela Lotta, storica dell’Arte e del Design, docente ISIA di Faenza) prima alla selezione dei partecipanti alla mostra, poi alla assegnazione dei premi.

“Le opere selezionate stanno a dimostrare una varia complessa realtà, frutto di ricerche, formazioni e percorsi diversi, tutti, nel loro personalissimo equilibrio, di altissimo livello”, commenta Claudia Casali. “Come ho più volte sottolineato la ceramica oggi sta vivendo, almeno in Italia, un momento favorevole di attenzione critica e di grande innovazione, grazie all’apporto di nuove energie e di nuove possibilità espositive legate anche al complesso sistema dell’arte contemporanea”.

Così Silvia Celeste Calcagno, la vincitrice del 59° Premio per la sezione over 40 ‐ offerto dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza ‐ ha scelto di utilizzare l’argilla, un materiale appartenente alla tradizione, per realizzare le sue installazioni che invece appartengono prettamente ad un linguaggio contemporaneo. L’opera vincitrice Interno 8 – La fleur coupè unisce ceramica, fotografia e sonoro secondo una poetica che l’artista porta avanti da alcuni anni. Una ricerca sul femminile che è un lavoro intimo, quasi psicanalitico, e si concretizza in immagini impresse su grés e ceramica che compongono figure di corpi, come in un mosaico d’identità e forme del sentire.
Il premio under 40 ‐ sempre offerto dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza ‐ è diviso ex aequo tra l’austriaca Helene Kirchmair e lo statunitense Thomas Stollar. Con Bobbles la Kirchmair riproduce, attraverso una tecnica innovativa di ingobbio, forme a prima vista sembrano comunissime come vasi e ciotole, che in secondo momento rivelano la propria appartenenza al mondo microrganico delle muffe e batteri.
Thomas Stollar, con il suo 1900 steps#2, traduce in ceramica, un percorso fisico che è anche un percorso introspettivo. Un’opera plastico performativa che è un chiaro debito all’Arte Povera italiana.
Infine il terzo premio, quello Cersaie, riservato a ricerche più legate al design, va all’inglese Nicholas Lees con Four Leaning Vessels. Quattro vasi che, con una perizia tecnica stupefacente, vengono trasformati quasi in opere di optical art ingannando la percezione fino a simularne un movimento.

Come già accadde nella precedente edizione, gli artisti premiati saranno ospiti di Officine Saffi, Milano per una residenza d’artista a cui seguirà una mostra personale.

Info
www.micfaenza.org
t 0546 697311

Nella foto: Silvia Celeste Calcagno (Italia, 1974), Interno 8 – La fleur coupée – Premio Faenza over 40

La Magia del Racconto di Federico Bonaldi

A Bassano del Grappa (Vicenza) la mostra dedicata all’artista Federico Bonaldi (1933-2012) ci porta nella “quarta dimensione della ceramica”, nella prima esposizione monografica dedicata all’artista veneto che porta il visitatore alla scoperta della sua produzione artistica e della sua poetica.

La mostra sarà aperta fino al 18 ottobre 2015 ed è organizzata dal Comune di Bassano del Grappa – Assessorato alla Promozione del Territorio e alla Cultura – in collaborazione con il Comune di Nove, con il patrocinio della Regione Veneto e di AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica.

A cura di Giuliana Ericani (Direttrice dei Musei Civici di Bassano), Nico Stringa (docente di storia dell’arte contemporanea all’università Ca’ Foscari di Venezia) e Antonio Bonaldi (figlio di Federico, artigiano della ceramica), la mostra riunisce, da collezioni pubbliche e soprattutto private:
oltre 130 sculture in ceramica eseguite dall’artista tra il 1951 e il 2012, al Museo Civico di Bassano di Piazza Garibaldi;
oltre 50 fogli ed incisioni, al Museo della Ceramica e della Stampa di Palazzo Sturm;
oltre 200 cuchi
, i fischietti della tradizione veneta, al Museo della Ceramica di Nove.

La forte, autentica personalità artistica di Federico Bonaldi diventa realtà assolutamente evidente ai Civici Musei di Bassano del Grappa, mostrandolo artista capace di affrontare le estetiche dei movimenti artistici di avanguardia di primo Novecento e di rielaborarle in un linguaggio personale, travagliato dalle vicende dei decenni successivi.

Il secondo conflitto mondiale, la guerra fredda, il boom italiano, gli anni di piombo: tutte le ansie, le contraddizioni, le tensioni del secondo dopoguerra trovano espressione nelle opere proposte in questa prima, organica retrospettiva dedicata ad una figura di grande artista, ancor prima che ceramista.
Ecco allora i mostri, il lato oscuro dell’identità umana, nelle più varie dimensioni: caricature di un potere arrogante, motteggi ad una cultura vanagloriosa, sberleffi per una ricchezza stupida, esorcismi contro la prevaricazione. Al tempo stesso c’è spazio anche per i momenti di lirismo puro, riservati al mondo degli affetti intimi ed autentici, ai luoghi delle origini, delle radici familiari.

Riconoscimenti ufficiali sono stati conferiti a Bonaldi in quantità, come molti e importanti sono stati i tributi internazionali a lui dedicati: tre Biennali, decine di prestigiosi riconoscimenti, un Premio Cultura, e così pure la lista delle personali e delle collettive arriva fino ai giorni nostri, con la grande rassegna tuttora in corso alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.

Nel suo laboratorio creativo in riva al Brenta, nel cuore della sua Bassano, ha continuato a cercare forme sempre nuove, a seguire un suo filo di ricerca, considerando superfluo ciò che la critica e il mercato nel frattempo riconoscevano e richiedevano.
“L’importante è conoscere se stessi, prima di tutto, ed essere sinceri senza tenere il giudizio degli altri. Bisogna essere onesti fino in fondo”. Per altro, il guardarsi dentro non significa per Bonaldi escludersi dal mondo. Lo testimoniano la passione politica e culturale, la diretta militanza in diverse situazioni.

Come un alchimista della conoscenza, Bonaldi si è incessantemente impegnato a amalgamare nelle sue creazioni gli elementi delle più disparate culture e tradizioni di cui era appassionato cultore: dai bestiari medievali alla Cabala ebraica, dalla mitologia andina alla religiosità barocca, dalle iconografie Pop alle immagini paleolitiche.
“Il linguaggio così elaborato – annota Giuliana Ericani – trova spazio nella grafica, come momento preliminare di progetto e consuntivo di sintesi e si materializza nella ceramica e nella scultura di grandi dimensioni o minuta come avviene nei fischietti”
A dare magia alle sue creature, si trattasse di piccoli cuchi o di grandi sculture in ceramica o di incisioni di traduzione remondiniana, contribuiva il baluginare della luce riflessa dentro la sua Fucina creativa dalle acque del Brenta.

L’intera operazione è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno Ancona. Sponsorizzata da Costenaro Assicurazioni – Unipol Sai di Bassano del Grappa vede anche l’intervento del Credito Cooperativo – Banca di Romano eSanta Caterina e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno.

Nella foto: Federico Bonaldi, Lavoro Felice, 1975.

Dal 13 Giugno 2015 al 18 Ottobre 2015
Musei Civici, Bassano del Grappa / Museo Civico della Ceramica, Nove

Info
t 0424.519901 / 904
e arte@comune.bassano.vi.it
web www.museibassano.it

Festa della Ceramica e Portoni Aperti a Nove

Si apre sabato 5 Settembre 2015 la 18esima edizione della Festa della Ceramica di Nove, con l’inaugurazione della Mostra“ Cibo & Ceramiche” nell’antico Mulino Baccin Cecchetto Stringa, a seguire lo svelamento dell’opera “MetroQuadrato” manifesto di questa edizione, in Piazzetta del Museo Civico, un’installazione ma anche la presentazione di un progetto; concluderà la serata il concerto dell’orchestra di Padova e del Veneto nell’ambito di OperaEstate Festival.
Proseguirà, nei giorni successivi, fino al 24 settembre con un ricco programma di incontri, mostre, convegni, proiezioni, dibattiti sulla ceramica.

Scarica il programma completo >>

Tra i tanti eventi, imperdibile il 12 e 13 settembre “Portoni Aperti”, un percorso per le vie del paese di nove alla scoperta dell’antica arte della ceramica. Artigiani ed artisti provenienti da tutto il mondo. Un appuntamento con l’arte e l’artigianato ed i Musei di Nove con i loro 300 anni di storia, per raccontare un territorio ricco di sapere. Laboratori che illustrano le lavorazioni e che insegnano ad adulti e bambini il “fare ceramica” appassionando e coinvolgendo.

Si potranno inoltre gustare le ceramiche anche in “Food and Pottery, buoni non solo per la tavola”, l’esposizione-concorso organizzata dai mandamenti di Marostica e Bassano del Grappa di Confartigianato.
La Festa della Ceramica sarà inoltre occasione per ammirare le opere del maestro Federico Bonaldi, con i 500 cuchi ospitati all’interno del Museo Civico; colori ed ironia si mescolano in queste opere fischianti in grado di catturare il visitatore in una sequenza giocosa ed ammaliante di caratteri davvero unici.
Nel decimo anniversario del gemellaggio tra Nove e Montelupo Fiorentino, saranno ospitati i maestri terracottai di Samminiatello, i loro enormi coppi, la loro genialità e simpatia.

E poi ancora i Bochaleri, le performance del gruppo Sbittarte, musica ed enogastronomia nei momenti inaugurali e con la buona cucina dei ristoratori e delle associazioni.

Il pubblico non sarà solo spettatore: nei laboratori didattici, bambini, giovani ed adulti avranno la possi bilità di mettersi in gioco e diventare ceramisti per un giorno, manipolando l’argilla e decorandola.

La Festa della Ceramica propone con questa edizione una grande varietà di spazi e proposte da non perdere, una apertura al confronto tra competenze ed abilità diverse, materiali e lavorazioni solo apparentemente lontani dal mondo della ceramica ma che entrano in un fitto dialogo con l’argilla, arricchendo e indagando ciò che Nove ha saputo realizzare nel tempo, per affascinare e incuriosire.

Festa della Ceramica
Nove (Vicenza)
5-24 settembre 2015

Portoni Aperti
Nove (Vicenza)
12-13 settembre 2015

www.festadellaceramica.it